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Al faro
- ナレーター: Silvia Cecchini
- 再生時間: 7 時間 54 分
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あらすじ・解説
"To the Lighthouse" è uno dei romanzi più famosi di Virginia Woolf, scritto nel 1927. Il romanzo è tutto incentrato sul flusso di pensieri dei protagonisti, in cui la percezione del mondo esterno e del mondo interno si confondono, e colori e paesaggi interiori e esteriori si mescolano in modo unico, e reso forse possibile dall’atmosfera rarefatta dell'isola di Sky.
Il mondo femminile è analizzato, sezionato, sofferto e compatito visceralmente dall'autrice, che per la coppia principale del romanzo, e per il loro rapporto (i Ramsay) si è ispirata al padre e alla madre. A proposito del romanzo la Woolf scrive nei suoi diari:
"Fino a quarant'anni e oltre fui ossessionata dalla presenza di mia madre... Poi un giorno, mentre attraversavo Tavistock Square, pensai "Al faro": con grande, involontaria urgenza. Una cosa ne suscitava un'altra... Che cosa aveva mosso quell'effervescenza? Non ne ho idea. Ma scrissi il libro molto rapidamente, e quando l'ebbi scritto, l'ossessione cessò. Adesso non la sento più la voce di mia madre. Non la vedo. Probabilmente feci da sola quello che gli psicoanalisti fanno ai pazienti. Diedi espressione a qualche emozione antica e profonda."
In particolare, riferendosi alla seconda parte del romanzo, afferma: "Il più difficile e astratto brano di scrittura che abbia mai tentato."
Il mondo femminile è analizzato, sezionato, sofferto e compatito visceralmente dall'autrice, che per la coppia principale del romanzo, e per il loro rapporto (i Ramsay) si è ispirata al padre e alla madre. A proposito del romanzo la Woolf scrive nei suoi diari:
"Fino a quarant'anni e oltre fui ossessionata dalla presenza di mia madre... Poi un giorno, mentre attraversavo Tavistock Square, pensai "Al faro": con grande, involontaria urgenza. Una cosa ne suscitava un'altra... Che cosa aveva mosso quell'effervescenza? Non ne ho idea. Ma scrissi il libro molto rapidamente, e quando l'ebbi scritto, l'ossessione cessò. Adesso non la sento più la voce di mia madre. Non la vedo. Probabilmente feci da sola quello che gli psicoanalisti fanno ai pazienti. Diedi espressione a qualche emozione antica e profonda."
In particolare, riferendosi alla seconda parte del romanzo, afferma: "Il più difficile e astratto brano di scrittura che abbia mai tentato."
©2016 Silvia Cecchini (P)2016 Silvia Cecchini