Audible会員プラン登録で、20万以上の対象タイトルが聴き放題。
-
La memoria vegetale
- ナレーター: Alberto Bergamini
- 再生時間: 7 時間 36 分
カートのアイテムが多すぎます
カートに追加できませんでした。
ウィッシュリストに追加できませんでした。
ほしい物リストの削除に失敗しました。
ポッドキャストのフォローに失敗しました
ポッドキャストのフォロー解除に失敗しました
Audible会員プラン 無料体験
あらすじ・解説
Abbiamo una memoria organica, registrata, custodita ed elaborata dal nostro cervello, e sin dalle origini l'uomo si è affidato a una memoria minerale, incidendo pietre o tavolette d'argilla - sino alla memoria di silicio dei nostri computer attuali.
Accanto a queste due memorie si è sviluppata una memoria vegetale, dai papiri sino alla carta di stracci e alla carta tratta dal legno che si usa ai giorni nostri. Ed esempio principe di memoria vegetale è il libro, l'amore del quale si chiama bibliofilia.
Che cosa vuole dire collezionare libri, antichi o in ogni caso di pregio? Il bibliofilo vive un piacere solitario perché, se raccogliesse porcellane cinesi, le terrebbe nel soggiorno e i visitatori ne rimarrebbero estasiati, mentre non sa mai per chi tirar fuori da scaffali segreti i propri esemplari più preziosi.
I non bibliofili non capiscono perché un libercolo secentesco in dodicesimo, dai fogli arrossati, possa rappresentare l'orgoglio di chi è l'unico ad averne l'ultima copia ancora in circolazione.
E se apprezzano un incunabolo dalle pagine ancora bianche e crocchianti, splendidamente miniato o rubricato, ne sfogliano alcune pagine ma non sono sensibili alla storia che quel libro narra, talora attraverso i suoi pochi segni di usura o le annotazioni manoscritte a margine, di pari antichità.
Gli scritti di questo libro sono usciti in varie occasioni e dedicati ai bibliofili. Ma, tranne forse il saggio sulla Hanau 1609 (ormai entrato in tutte le bibliografie specializzate, e la cui lettura richiede gusto antiquario, passione filologica e profondo amore per il libro antico), gli altri sono stati scritti anche per sedurre, o almeno liberare da tanti complessi, anche i non bibliofili, o i bibliofili futuri, o i bibliofili che s'ignorano.
I quali saranno trascinati dalle visitazioni di classici come Kircher, dagli elenchi di bibliofili folli, di ladri compulsivi di libri o di biblioclasti (coloro che i libri li distruggono, li bruciano, li censurano), da una serie di variazioni fantascientifiche sui libri di ieri e di domani, e da tante altre esplorazioni vagabonde di sterminate biblioteche vere o immaginarie. (Umberto Eco)