エピソード

  • Ep. 9 - Il Clan “Le Pen” e il sogno (maledetto) dell’Eliseo
    2025/04/17
    Cosa significa la sentenza che ha dichiarato ineleggibile Marine Le Pen per la destra francese? E, ancora, questa pronuncia dei giudici azzopperà il Rassemblement National o gli darà la spinta finale verso l’Eliseo? Jean Marine Le Pen, padre di Marine, aveva un sogno: arrivare al vertice della Republique. Famoso per le sue uscite antisemite e xenofobe e per i suoi toni reazionari, Jean Marie riuscì a sdoganare la destra più nera a Parigi, a fare della sua famiglia un vero e proprio clan politico influente come nessun altro, ma non a conquistare il potere. Quel sogno lo ha ereditato Marine. Che, per coronarlo, ha dovuto “de-diabolizzare” il partito di suo padre. Ripulirlo, in sostanza. E renderlo presentabile, “presidenziabile”. Oggi, come una beffa del destino, potrebbe essere un giovanissimo politico - per qualcuno, poco “pronto” - a conquistare il vertice tanto ambito dai Le Pen, pur portando un cognome diverso: Bardella. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    18 分
  • Ep. 8 - L’Onda euroscettica di Belgrado: fumogeni in parlamento, studenti in piazza e governo sotto accusa
    2025/04/04
    Gli studenti serbi sono stati candidati al Nobel per la pace. La speranza degli intellettuali che sostengono la candidatura è che le loro proteste portino alla distruzione dell’ultimo governo semi-dittatoriale su suolo europeo. Tutto nasce da un brutto caso di cronaca, il crollo di una tettoia a Novi Sad, divenuto simbolo della corruzione del governo. Delle manifestazioni, i media statali non parlano. Come ci spiega Sevdahbaby, il dj che ha prodotto la canzone colonna sonora delle piazze. Piazze in cui bandiere europee non se ne vedono. La Serbia è la porta dell’Europa, se vieni dalla Russia. Ed ecco perché converrebbe anche a Bruxelles accelerare il processo di adesione del Paese all’Ue. Eppure, da quelle parti, la fiducia nell’Unione è merce rara. Molti, dopo essere stati trascurati da Bruxelles per anni, si sentono oggi più vicini alla Russia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    15 分
  • Europost di Ludovica Ciriello
    2025/02/28
    Le piazze in protesta, i corridoi di Bruxelles, le notti elettorali e i grandi vertici, i racconti dei protagonisti. Questo è Europost, il podcast di la7 che ogni settimana vi porta in Europa, lì dove l’Unione europea si fa o si distrugge. Segui e ascolta il podcast su tutte le piattaforme gratuite SPOTIFY APPLE POD YOUTUBE AMAZON MUSIC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    1 分
  • Ep. 7 - Lacrimonegi, fuochi d’artificio una proposta di matrimonio. La Georgia in protesta permanente
    2025/03/27
    La Georgia da oltre 120 giorni è in protesta: ogni giorno, ogni notte. Tutto nasce dalle ultime elezioni, tenute ad ottobre, che - attraverso brogli denunciati da cittadini e certificati dall’Osce - hanno portato al potere un partito russofilo: Sogno georgiano. Sogno ha bloccato il processo di adesione del Paese all’Unione europea. E, così, i cittadini - soprattutto i giovani - sono scesi in piazza, sfidando le violenze e gli arresti brutali del governo illegittimo. Non vogliono tornare sotto l’egemonia di Mosca, che già una volta lì ha invasi. Vogliono far parte della famiglia europea. A qualunque costo, come ci racconta l’attore italo-georgiano Luca Chikovani. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    14 分
  • Ep.6 - Bye bye Ventotene, Occupy Bruxelles. Meloni&Salvini al bivio per l’Europa.
    2025/03/21
    Nelle strade di Bruxelles, si agita la politica italiana e quella europea. Ci siamo andati, per seguire da vicino la settimana del Consiglio europeo che ci si aspettava sarebbe stato cruciale per l’Unione, sul tema della difesa comune e dell’Ucraina. Sarà stato cruciale davvero? Ho incontrato Meloni, Salvini e Tajani. Tutti volati a Beuxelles (senza incontrarsi mai). Ognuno per presidiare la sua idea di Europa. Tre idee diverse, per intenderci. Sappiamo, ormai, che quella di Giorgia Meloni “non è l’Europa di Ventotene”. Ma allora qual è? E, soprattutto, se in un governo ci sono tre posizioni, allora, qual è la posizione del governo? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    13 分
  • Ep. 5 - Re-armiamoci e partite. Queen Ursula e un trono che traballa
    2025/03/13
    Chi chiamo se voglio parlare con l’Europa? Lo chiedeva Kissinger ormai decenni fa. E ancora si cerca una risposta. Sarà Ursula Von Der Leyen? Nella settimana più difficile per lei, quella in cui l’Europarlamento si spacca sul tema del riarmo, molti pensano che “Queen Ursula” - autoritaria in patria, invisibile all’estero - non abbia le carte. E, se non le ha, anche per l’Unione europea non è una buona notizia Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    14 分
  • Ep.4 - A Bruxelles, con il più putiniano d’Europa
    2025/03/06
    “L’Ucraina è Europa. Rendiamola un porcospino: se lo tocchi, ti fai male”, dice la presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen. Per farlo, l’Unione europea deve riarmarsi. Ma bastano le armi a creare una “difesa comune”? E, sul difendere Kiev senza se e senza ma, in Europa, siamo tutti d’accordo? Seguendo “la pista del gas” lungo le rive del fiume Danubio, si arriva al Paese più putiniano d’Europa, che ha già mostrato più di qualche dubbio: la Slovacchia di Robert Fico. Lì, a Bratislava - tra scandali, attentati e l’omicidio di un giornalista scomodo, mai dimenticato - c’è chi riempie le piazze ogni settimana, in nome della pace Ucraina, ma anche per ricordare a questo governo autoritario e filo-putiniano, che “la Slovacchia è Europa, non Russia”. E che così i cittadini vogliono che rimanga. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    16 分
  • Ep. 3 - Una contessa nera, un kebab e il piano di Merz per Berlino e Bruxelles
    2025/02/27
    La vice di Alice Weidel, nipote di un ministro di Hitler, ci spiega che per loro, la destra estrema di Alternative für Deutschland, questo è solo l’inizio: “i cittadini, che hanno problemi seri, li voteranno sempre più”. Per capirli, questi problemi, siamo stati in giro a Berlino, sulle tracce di un Kebab (simbolo di tutti i mali tedeschi, dicono lì), poi abbiamo ascoltato il futuro Cancelliere. Per questa Germania in crisi di identità e senza voce in Europa, Friederic Merz, a quanto pare, ha un piano. Basterà? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    14 分