• Supercommunicators - Charles Duhigg #92
    2024/10/29
    EPISODIO 92- SUPERCOMMUNICATORS - CHARLES DUHIGG Finalmente puoi ordinare il mio libro - 7 COLPI DI MACHETE https://www.amazon.it/Sette-colpi-di-machete/dp/B0CN8HYRT3/ SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast Immagina di trovarti davanti a un problema, una situazione inaspettata qualcosa che ti ha disturbato, generato ansia, tristezza, inquietudine, chi chiami per parlarne? Pensaci un’attimo, quale persona tra tutte quelle che conosci è la prima che contatti al telefono o che vai a trovare per raccontaglielo. Bene, questa persona è un supercomunicatore. Che è anche il titolo del libro di oggi scritto da Charles Duhigg. cosa hanno di speciale queste persone? Che tipo di qualità possiedono, cosa fanno che puoi fare anche tu per diventare un comunicatore eccezionale. Benvenuto a Libri per il successo, crescita personale da strada un podcast di Davide Mastrosimone, Episodio 92 .mi trovate sul sito www.libriperilsuccesso.com e vi ricordo che se vi iscrivete alla newsletter vi arriva il corso di linguaggio del corpo che ho fatto e mi trovate anche su Instagram e per chiunque fosse interessato trovate il mio libro su Amazon Sette colpi di machete. Ora basta pubblicità per mi son rotto i coglioni pure io di farla. Il mio periodo impegnativo sembra essere giunto alla fine e ora ritrovo finalmente lo spazio che mi serve per produrre i podcast, grazie a tutti quelli che mi hanno scritto e che mi hanno aspettato. Questo è un episodio molto pratico. la maggior parte delle nozioni che vedremo potete immediatamente usarle nella vostra prossima conversazione. Anche oggi stesso Io lo so chi chiamo, e guardate la persona che chiamate non è necessariamente un genio o qualcuno di migliore di altri, tuttavia ha una particolarità, è in grado di capire, di ascoltare ma soprattutto di connettere con quello che gli stai dicendo. Vedete comunicare è connettersi con le persone, capirle, allinearsi alle emozioni di chi vi parla ed esiste un metodo una serie di accortezze per riuscire a farlo. Vi faccio un esempio. Sarà capitato a chiunque abbia una relazione, viene la vostra fidanzata e comincia a raccontarvi quello che le è successo a lavoro, e ve lo racconta in maniera lucida, fotografia con mille dettagli, al che il macho alfa con un sorriso arguto, apre la bocca e comincia a dirgli quello che dovrebbe fare, e lei si incazza come un demonio. Perchè? Voleva solo raccontartelo non che tu lo sistemassi, quindi la tua compagna ti racconta un problema perché ha la necessità di buttarlo fuori di essere ascoltata e tu vai a tirar fuori il tuo cazzo di cacciavite per aggiustarlo. Sbagliato, molto sbagliato. Cosa è successo? Che chi parla lo fa su un piano di frequenze precise e chi ascolta non le recepisce e risponde con frequenze di un piano diverso. Numero 1- capire che tipo di comunicazione sta avvenendo. Ne esistono solo tre, e un supercomunicatore capisce subito di quale si tratta, ed è in grado di rispondere con le frequenze corrette. Abbiamo le comunicazioni pratiche - dove chi parla sta cercando una soluzione, dove si sta prendendo una decisione, è un piano razionale, logico, chi va a prendere i bambini a scuola oggi? Come pensi che dovremmo gestire i prossimi 6 mesi della casa che stiamo costruendo? La persona che ti parla vuole essere aiutata. La seconda è la comunicazione emozionale, che tratta di come ci sentiamo, di come ci hanno fatto sentire, e di tutto quello che ha a che fare con le nostre emozioni, e qui chi parla vuole essere capito, in qualche modo abbracciato Infine le comunicazioni più tipiche e comuni, sono quelle sociali, gossip, pettegolezzi vari, le lamentele le critiche e chi più ne ha più ne metta. hai visto quel coglione come mi guardava? Sono conversazione per capire chi siamo agli occhi degli altri, riguardano sempre il contesto sociale. E in questo caso la persona vuole essere ascoltata Quindi abbiamo tre dimensioni, e nelle scuole americane riassumono questo in maniera fantastica, quando un piccolo bimbo si avvicina alla maestra lei gli chiede, se vuole essere aiutato, abbracciato o ascoltato Un supercomunicatore capisce perfettamente quello che vuole l’altra persona Provateci, usate questo modello, cercate di capire subito quale di queste tre conversazioni sta avvenendo davanti a voi. E guardate che in una conversazione possono coesistere tutte e tre, sta a voi adattarvi a quella che sta avvenendo in quel preciso istante Numero 2. Fate domande Un supercomunicatore fa dalle 10 alle 20 domande in più rispetto a chiunque altro, il potere di una conversazione ce l’ha chi fa domande non chi parla, questo è il segreto. Le domande inoltre ti permettono di capire e confermare la dimensione della conversazione e quello che desidera il tuo interlocutore, io ci ho messo un pò a capirlo Quante volte ...
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  • Lo Zen E Il Tiro Con L'Arco - Eugen Herrigel #91
    2024/09/11
    EPISODIO 91- LO ZEN E IL TIRO CON L'ARCO - EUGEN HERRIGEL Finalmente puoi ordinare il mio libro - 7 COLPI DI MACHETE https://www.amazon.it/Sette-colpi-di-machete/dp/B0CN8HYRT3/ SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Im Dong-Hyun, è un atleta della corea sud, è stato per un periodo il numero 1 al mondo nella disciplina del tiro con l’arco. Ha partecipato a tre olimpiadi vincendo l’oro a squadre, e ha battuto diversi record. Durante le olimpiadi di Londra nel 2012 ha stabilito un record di 699 punti con 72 frecce. Non ho ben chiaro che cazzo significa in termini pratici ma pare essere un qualcosa di formidabile. Cosa rende questo arciere particolare? è praticamente cieco. E attenzione io ho detto olimpiadi non para-olimpiadi. Lui distingue i colori, soprattuto il giallo che è il colore che si trova al centro del bersaglio. Questo non riconosce i volti, vede delle forme, ma a 70 metri riesce a distinguere e percepire debolmente il colore giallo del centro. La domanda è la solita, come cazzo fa uno che è non vedente al 90% da un occhio e all’80% dall’altro a diventare per un periodo il numero uno al mondo nella disciplina del tiro con l’arco. Come cazzo fa? Come fai a non innamorarti di storie del genere. Questo è libri per il successo- crescita personale da strada, siamo all’appuntamento 91, sono tornato, dopo qualche mese di pausa. Questo episodio ha molto a che fare con il fatto che mi sia fermato e vi racconterò i motivi di questo blocco di questa assenza. Ero in volo da Shangai a Roma, e ho letto un piccolissimo libro di Eugen Herrigel, un tedesco, professore di filosofia, tra l’altro ha insegnato questa materia anche a Heidelberg. Si intitola lo zen e il tiro con l’arco. Oggi usiamo la parola ZEN in maniera insensata, credo che siamo immersi in una superficialità impressionante, uno sente una cosa, legge un titolo di giornale o vede un post o un reel su Instagram o Facebook e crede di avere tutte le informazioni necessarie per parlare di quell’argomento, l’ignorante sa molto, l’intelligente sa poco il saggio non sa niente, l’imbecille sa sempre tutto. la realtà è che nessuno sa un cazzo, ma tutti parlano di tutto, lo trovo drammatico. Fatto sta che sento spesso dire questa persona è molto zen, MA VAFFANCULO. Che vuol dire raggiungere lo Zen, come si pratica, come possiamo noi persone occidentali con una vita frenetica e molto simile a un criceto su una ruota che gira sempre sullo stesso posto, come possiamo applicarlo, e inserire nella nostra esistenza un metodo, un modello di pensiero di approccio nuovo, che possa poi estendersi e contagiare altre aree della nostra esistenza. Rimaniamo dove siamo, ma cambiamo il modo di vedere quello che ci circonda, questo è l’obiettivo di oggi. Prendiamo spunto dal libro lo zen e il tiro con l’arco di Eugen Herrigel Il caro Eugen nel 1924, quindi un secolo fa, ebbe la possibilità di trasferirsi in Giappone per insegnare filosofia all’università imperiale di Sendai, e visto il suo grande interesse per il mondo e la cultura orientale e lo Zen decise nel tempo libero insieme a sua moglie di dedicarsi a questo e lo fece attraverso una delle discipline più mistiche del Giappone, il tiro con l’arco, una dottrina che in giapponese si chiama Kyudo. Ora dobbiamo comprendere che qui si parla di disciplina non di sport, in senso tradizionale, questa è un arte marziale, trascende dalla battaglia, un rito, non è mirata a una competizione al raggiungimento di un risultato, l’arciere prende di mira se stesso, è una questione di vita o morte, di crescita di evoluzione. E lo zen si può raggiungere affidandosi a dei maestri che ti accompagnano in attività come appunto il tiro con l’arco, ma ce anche la spada, o l’arte della disposizione dei fiori, ognuna di queste non ha un fine esteriore bensì interiore, ed è un mezzo per arrivare a raggiungere un distacco una coscienza e una consapevolezza che può successivamente diventare parte dell’identità della persona che si prende la briga di dedicare degli anni a un processo del genere. L’uomo occidentale davanti a questi concetti rimane di sasso, non capisce perché non dovrebbe esserci un risultato un premio un punto di arrivo, è un libro estremamente difficile da comprendere per una mente abituata ad arrivare da qualche parte. Vedete lessi da qualche parte una frase, l’uomo occidentale quando vede un fiore meraviglioso tende a raccoglierlo, quello orientale ad ammirarlo. un arte senz’arte, a un tiro che non è un tiro, e l’arciere diventa sia la freccia sia il bersaglio, il maestro diventa allievo, l’allievo diventa il maestro. Il principio la fine, la fine il principio. tutto si concentra in un unica essenza, è disorientante. Non si capisce un cazzo se lo leggi, lo capisci se lo fai. Alcuni principi nella vita si possono comprendere solo con l’esperienza....
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  • 7 Colpi Di Machete - Davide Mastrosimone #90
    2024/05/31
    EPISODIO 90- 7 COLPI DI MACHETE -DAVIDE MASTROSIMONE Finalmente puoi ordinare il mio libro - 7 COLPI DI MACHETE https://www.amazon.it/Sette-colpi-di-machete/dp/B0CN8HYRT3/ SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ TRASCRIZIONE PODCAST Un pò di tempo fa lessi una storia che mi fece pensare molto. Durante un incontro tra intellettuali in Inghilterra fecero una domanda, che libro ti porteresti su un isola deserta? Erano presenti delle menti brillanti e cominciarono a rispondere. Alcuni citarono libro molto densi, lunghi da leggere, classici tipo Moby Dick, Guerra e Pace. La maggior parte disse la bibbia, un paio di persone con uno spiccato senso dell’umorismo risposero Robinson Crusoe Ma poi venne il turno di G.K. Chesterton, un famoso scrittore britannico, molto religioso, e tutti si aspettavano anche da lui la stessa risposta, la bibbia, ma ne arrivò un altra E fu questa- Thomas’s Guide to practical ship building. La guida di Thomas per costruire una barca Questo è un vecchio libro, nella prima parte spiega con estrema praticità e dettaglio come costruire gli utensili che servono per fare una barca, usando materie prime solitamente presenti nelle isole, legno, pietre, radici, liane, erbacce varie intrecciate, quindi innanzitutto ti fornisce gli strumenti per costruire, successivamente si concentra su come creare una barchetta, ovvio che non puoi fare un galeone ma una zattera o qualcosa di simile. L’ultima parte del libro spiega come navigare in mare aperto orientandosi con le stelle. Ora, perché vi racconto questo, è una metafora molto importante per me, mi da la possibilità di spiegarvi perché ho scritto un libro e perché ho scritto questo libro. La maggior parte delle persone, seguendo la storia che vi ho raccontato, sceglieva libri lunghi, cercava una distrazione, tu leggi guerra e pace e poi una volta che lo hai finito cosa fai, lo rileggi, ma poi ti rompi i coglioni, ti annoi Se invece scegli la bibbia, puoi pregare, puoi affinare la tua parte spiritual e religiosa, ma tendenzialmente quello che stai facendo è aspettare un intervento divino, una provvidenza, un qualcosa che viene da fuori e ti salvi In questi due casi abbiamo un gruppo di persone che cerca distrazioni, e un altro gruppo che aspetta che qualcosa succeda. A parer mio questi due gruppi hanno possibilità minime di salvarsi sull’isola. Se ti distrai il tempo passa e prima o poi muori di stenti, se preghi che qualcosa succede magari si passa una nave da lontano, possibile ma improbabile. Invece la risposta di Chesterton è qualcosa di completamente rivoluzionario. Se tu hai quel libro il tempo che passi sull’isola lo usi in modo diverso rispetto agli gruppi, hai un obiettivo, hai una speranza, hai una missione e gli strumenti per portala a termine. Potrà andarti bene o male, ma ci stai provando Penso che quando sorga il sole, questi tre gruppi si svegliano in maniera molto diversa tra loro. il libro al quale ho lavorato per diverso tempo è arrivato alla sua conclusione Siamo all’episodio 90 di libri per il successo, un podcast di Davide Mastrosimone, mi trovate come sempre sul sito www.libriperilsuccesso.com Oggi voglio solamente informarvi dell’uscita del mio libro Si intitola- 7 colpi di Machete. Editore Trefgolie Non sono uno scrittore, ma da 4 anni scrivo i testi dei miei podcast con in mente una sola cosa, chi ascolta. Quindi tendo sempre a essere minimalista, essenziale, colorito, anche perché non voglio annoiarvi. E non voglio annoiarmi. È stato un lavoro molto estenuante, difficile, duro, e ammetto che oggi non provo entusiasmo ma liberazione, non ho goduto nel farlo ma ho provato dolore, stanchezza, difficoltà, è stata una salita. Sono abituato col podcast ed essere minimalista, breve, a fare un movimento muscolare di chiusura di riduzione mentre fare un libro era il movimento contrario, aprirsi, scavare, elaborare, e non ero affatto preparato. Ho provato metaforicamente a scrivere un testo simile a quello scelto da Chesterton. Perché tutti noi viviamo in una nostra isola deserta, e molti si sentono persi e finiscono per distrarsi o per aspettare che qualcosa succeda. Bene io voglio darvi gli strumenti per costruire la vostra zattera e provare a lasciare l’isola e navigare I sette colpi di machete sono questo, un viaggio verso l’interno, un cambio di identità, un metodo che vi porta ad alzarvi lai mattina e costruire la vostra zattera È un libro molto piccolo, ma stimo che applicare il metodo che propongo richieda di 3-5 anni di impegno. Ce da andare a cambiare le fondamenta della nostra esistenza. Il podcast è per gli ascoltatori, ma il lavoro che ce dietro è per me, ed è l’attività di meditazione più profonda che abbia mai fatto, è un processo spirituale, mi toglie un pezzettino di me ogni episodio, e lo sostituisce con un pezzettino nuovo, ma non subito serve del ...
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  • In Crescita - Luca Sadurny #89
    2024/05/30
    EPISODIO 89- IN CRESCITA - LUCA SADURNY Finalmente puoi ordinare il mio libro - 7 COLPI DI MACHETE https://www.amazon.it/Sette-colpi-di-machete/dp/B0CN8HYRT3/ SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast Ero in Polonia durante i tempi dell’università, che ho svolto a Varsavia, non chiedetemi perché, non saprei rispondere, ma li piantai il mio seme. Una sera un caro amico toscano mi diede una chiavetta usb, al suo interno cerano circa 200 libri in pdf di psicologia, di linguaggio del corpo, di vendita, di gestione del tempo, di gestione delle emozioni e chi più ne ha più ne metta, e lui mi disse, qui trovi le tecniche, cosi le chiamava. In quel periodo io delle tecniche me ne sbattevo le palle, pensavo solo a divertirmi. Ma un giorno, dato che fuori cerano meno 15 gradi, mi misi al pc e cominciai a sfogliare questi pdf e ne rimasi folgorato, avevo 21 anni. Iniziai a girovagare per questi testi senza una bussola e leggevo un pò di uno e un pò di un altro fino a rendermi conto che quello era un vero e proprio tesoro, vi parlo di 20 anni fa, il mondo era un pò diverso, non erano così accessibili quelle informazioni oggi ce un boom, sono veramente troppe. Al che sfruttai alcune di quelle tecniche, mi ricordo benissimo che andavamo in giro io e Giorgio, questo caro amico, a provare le tecniche tratte dai libri, studiavi qualcosa e la mettevi in pratica, se poi aggiungiamo il fatto che ero pressoché sempre mezzo ubriaco e privo di ogni tipo di blocco emotivo, imparai tantissimo Ho perso quell’USB, ma fu una vera e propria manna dal cielo per me. E allora oggi scopriamo un testo che può prendere il posto della mia famosa chiavetta e dare a chiunque abbia voglia di cominciare un percorso, un punto di partenza, una piattaforma che include un grande numero di argomenti spiegati in maniera precisa, schematica, citando le fonti, cosa che pochi fanno, e che permette a chiunque di avere una specie di opera omnia che includa la maggior parte degli argomenti che entrano nella categoria della crescita e del miglioramento personale, ma il libro serve anche tanto a chi come me vuole costantemente trovare spunti, e idee nuove per esplorare argomenti e come detto tecniche Il libro è stato scritto da Luca Sadurny. Luca ha un blog e un podcast che parla di crescita personale, e luca ha letto centinaia di libri, come me. Mi sento molto in sintonia con lui, spesso parliamo ed è nata una bella amicizia. Ora trovo estremamente importante trasmettere che se tu oggi cominci e leggi un quantitativo enorme di libri su questi argomenti, qualcosa ti succede per forza, è successo a Luca che ha sfornato questo libro intitolato IN CRESCITA, 52 appuntamenti per diventare la miglior versione di te, siamo all’episodio 89 di Libri per il successo, un podcast di Davide Mastrosimone, mi trovate sul sito www.libriperilsuccesso.com Due cose che mi piacciono già solo dal titolo e dal sottotitolo che vi possono far capire che luca ha acquisito una certa consapevolezza di quello che ha scritto e quello che cerca di trasmettere. Innanzi tutto il titolo è qualcosa che è in movimento, in crescita, è un moto continuo, non ha una fine, è un processo, è un percorso, non arrivi mai. E la seconda sta nel sottotitolo e nella struttura del libro, Luca propone 52 settimane per leggerlo, un capitolo a settimana, quindi nessuna formula magica nessuna pillola miracolosa, solo per iniziare il percorso e affrontare i vari argomenti per poi andare a comprendere e decidere quale approfondire l’autore propone almeno un anno di lavoro. Sti cazzi. Dunque ho scelto alcuni dei 52 capitoli di Luca che mi hanno colpito particolarmente e condivido alcuni spunti con voi Ci sta un ascoltatore Alberto si chiama, a lui piace quando faccio il francese me lo scrive sempre quindi dedichiamoglielo Numero 1 Iniziamo dal capitolo dove viene spiegato con intelligente semplicità il concetto di Ikigai, questa parola giapponese ormai sulla bocca di tutti, cosa vuol dire? Iki significa vivere, gai ragione, la ragione della tua vita, lo scopo della tua vita, perché ti alzi la mattina, ognuno di noi secondo i giapponesi ha un ikigai, ma come si fa a trovarlo? L’ikigai si trova all’incrocio di 4 aree fondamentali, e l’esercizio è il seguente, prendete un quaderno e scrivete con estrema precisione e onestà Cosa ti piace fare? Cosa sei bravo a fare?Di cosa hanno bisogno le persone?Per cosa sarebbero disposte a pagarti? Sono domande molto profonde, cosa ci piace spesso non coincide con cosa sappiamo fare, e ancora più difficili sarebbe che coincidesse con quello che la gente ha bisogno e che è pure disposta a pagartelo, eccolo ho fatto quattro grossi cerchi, dentro ci ho messo delle liste, cosa mi piace fare, fare il podcast, vendere, fare un cazzo, si l ho scritto mi piace, mi piace tantissimo, sono onesto a me piace fare un cazzo, l...
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  • How Will You Measure Your Life - Clayton M. Christensen #88
    2024/04/30
    EPISODIO 88- HOW WILL YOU MEASURE YOUR LIFE - CLAYTON CHRISTENSEN SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione ( molto approssimativa) del podcast Come fai a sapere se stai andando bene, se stai andando male, o se stai andando a fanculo? Che domande ti fai per capirlo? Se tu potessi fare una previsione di come andrà la tua vita nei prossimi 6 mesi prova a pensare a questo, se vivi i prossimi 6 mesi come gli ultimi 30 giorni, come sarebbe la tua vita? Una proiezione la puoi fare misurare il successo e il profitto in un azienda è qualcosa di molto studiato, ci sono modelli, teorie, indicatori precisi, ma come si misura la vita di una persona? Uno degli esperti in questo campo è l’autore del libro di oggi, Clayton Christensen, questo è un genio, ha inventato il concetto di disruptive innovation, un azienda, un prodotto, un servizio, che entra in gioco e distrugge completamente il mercato e quello che tutti pensavano fosse impossibile, succede, ricordate Blockbuster, entra in gioco netflix, disruptive innovation. Blookbuster va a farsi fottere, questo vuol dire. Questo è libri per il successo, crescita personale da strada, un podcast di Davide Mastrosimone e siamo all’appuntamento 88, il secondo di Aprile. Il titolo del libro dal quale prendiamo spunto è How Will you Mesure your life? Che è appunto la domanda che ci facciamo nel podcast di oggi, come misuri la tua vita? Piccola parentesi, iscrivetevi alla newsletter del sito, che questo mese di maggio sto lavorando per modificarlo, il libro che ho scritto uscirà preso, tra circa un mese, ma nelle prossime settimane vi manderò delle informazioni sulle prime date delle presentazioni, su quando farò un piccolo evento online per salutarvi e raccontavi un pò del libro, l’evento sarò gratuito come lo saranno le presentazioni del libro, la prima è a Bologna la seconda a Milano, ma per date e luoghi mi serve ancora un po di tempo e ve lo comunicherò attraverso la newsletter che inizierò a curare personalmente dal mese di maggio, quindi iscrivetevi perché ci saranno delle una sorpresine per voi. Clayton Christensen ha utilizzato le teorie che applica alle aziende e la loro analisi alla vita delle persone per aiutarci ad avere delle linee guida per vivere una vita alla ricerca della felicità e della gratificazione personale. Secondo l’autore la vita va misurate all’interno di due categorie, trovare la attraverso la carriera e attraverso le relazioni. I messaggi di questo podcast sono pochi ma estremamente preziosi, semplici da capire difficili da mettere in pratica. Iniziamo dalla carriera. Se chiedi a un bambino cosa vuole fare da grande ti dirà l’astronauta, lo sportivo il cantante e via dicendo, ecco alcuni, pochissimi si mettono questa immagine in testa fin da piccoli e la rincorrono per tutta la vita, ma la maggior parte di noi, e mi ci includo ovviamente, studia qualcosa, sceglie un lavoro e non sa ne perché ha studiato quello che ha studiato ne come è finito a fare quello che fa. Poi a un certo punto si adagia, si mette comodo e passano 20 anni, perché è molto più facile adeguarsi al livello degli standard piuttosto che elevarsi al livello degli obiettivi che uno si pone. Inizia a pensare che è impossibile vivere di ciò che si ama, o amare ciò che si fa. La maggior parte di noi non sa cosa ama, ne cosa vuole fare. Diventa tutto molto apatico. La carriera, il lavoro è una parte enorme della nostra vita, pressoché dai 20/25 anni ai 65-70, e trovare una soddisfazione personale in quello che si fa è critico per la nostra serenità, pace, felicità. Sapete la professione ci permette di avere una gratificazione immediata, una dose di dopamina che poi andiamo a ricercare costantemente, immaginati una promozione, una vendita, una riunione andata bene, una mail di riconoscimento, sono tutte scosse che ci piacciono, nel lavoro questo accade in maniera misurabile, e spesso frequente per questa ragione molti si identificano e si buttano nella carriera, per ricercare questa dose di gratificazione pressoché immediata e ne cercano sempre di più, ne vogliono sempre di più, come una droga. Quindi diventa una rincorsa infinita, dici a te stesso quando arrivo a questo punto sarò felice, ma poi non lo sei, ne vuoi ancora. Ne vuoi di più, e non sei mai felice. Quasi tutti si fanno le domande sbagliata all’ora di scegliere un lavoro, usano dei criteri limitati, due per l’esattezza, denaro e posizione sociale, se mi danno 40k me ne vado…se non mi alzano 5k in più lo stipendio abbandono e cerco altro…se non mi fanno managing director mando tutti a fanculo, ce addirittura un termine bellissimo in spagnolo per descrivere questo atteggiamento, la titulitis, parola che descrive l’ossessione verso i titoli, i ruoli, e queste aspirazioni portano secondo gli studi dell’autore a non trovare mai un limite un...
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  • Il Potenziale Nascosto - Adam Grant #87
    2024/04/03
    EPISODIO 87- IL POTENZIALE NASCOSTO - ADAM GRANT SITO: www.libriperilsuccesso.com CORSI: https://libriperilsuccesso.com/impara/ COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast L’ambizione è il risultato che vogliamo raggiungere, l’aspirazione, la persona vogliamo diventare, e personalmente tutto il mio lavoro e quello che faccio per divulgarlo ha come obiettivo trasmettere che se volete cambiare qualcosa ce da lavorare su se stessi, ce da chiedersi, chi voglio diventare tra qualche anno, e cosa mi serve per diventarlo. Sono convinto che tutto quello che ci circonda sia uno specchio spietato di quello che siamo, di quello che pensiamo, di quello che sentiamo, e se vogliamo sviluppare qualcosa, o far innescare un cambiamento ce da cambiare qualcosa in noi, in come parliamo, in come pensiamo, in come agiamo. Il viaggio è sempre verso l’interiore. Chiediti cosa posso fare oggi per essere un pochino migliore di ieri? Sapete, ci sono alcune rose che nascono dal cemento, e sono le più belle. A me piacciono le storie dei fallimenti, delle cadute, degli underdog ovvero di gente che non ti aspetti e per qualche ragione finisce per arrivare sul gradino più alto del podio. Vi racconto una storia di una rosa che è cresciuta dal cemento In un freddo fine settimana della primavera del 1991, io non so se faceva freddo ma che cazzo ci stava bene, presso un hotel di Detroit si svolsero i campionati nazionali di scacchi doveri riunivano le menti più brillanti del paese, ma a differenza degli altri anni nessuno si era accorto che una squadra senza alcuna apparente possibilità di vittoria era lì per contendersi il titolo. Ovviamente tutti gli occhi erano puntati sulla Dalton, una scuola elitaria di New York che aveva sfornato l’ultimo campione, un tale Josh Waitzkin, bambino prodigio al quale dedicarono anche un film intitolato in cerca di Bobby Fisher. Fatto sta che nessuno dava un centesimo ai Raging Rooks, un gruppo di studenti poveri, sei ragazzi neri, un latinos, e un asiatico. Cresciti in mono famiglie con redditi inferiori alla retta della Dalton, erano ragazzi di una età equivalente alla nostra terza media. Di harlem. Nessuno di loro aveva alle spalle i decenni di allenamento e studio negli scacchi come li aveva La squadra della Dalton e il capitano Kasaun henry aveva iniziato a giocare solo a 12 anni e si esercitava in un parco con uno spacciatore. Durante le qualifiche già stavano facendo faville i ragazzi Battendo gente con punteggi molto superiori, il loro segreto era l’allenatore, Maurice Ashley, e qui viene il bello, sentite sta storia perché è il preambolo di quello che vorrei raccontarvi oggi. Maurice era un immigrato jamaicano che aveva come missione frantumare quello stereotipo che secondo cui i ragazzi con la pelle scura erano privi di intelligenza. Sapeva benissimo che il talento era uniformemente distribuito, vedete il talento è la velocità con la quale impari qualcosa, ma quello che non è distribuito in maniera equa sono le opportunità. Maurice vedeva il potenziale dove nessun altro ci riusciva, anzi dove la maggior parte delle persone non vede niente. Lui faceva crescere rose nel cemento. A un certo punto una partita dei ragazzi va male, e Maurice si raggruppa dicendo loro che l’unica cosa che potevano controllare erano le loro decisioni, non i loro risultati, a prescindere di come sarebbe finito il campionato avevano già vinto, erano sulla bocca di tutti. Gi scacchi sono un gioco di intelligenza, per tanto il modo migliore di coltivare campioni è prendere bambini prodigio, superiori alla media, e formarli e allenarli già da un età precoce, il nostro Maurice, che è il vero protagonista di questa storia fece il contrario, inizio ad allenare un gruppo di ragazzetti delle medie, uno di questi era il bulletto della classe. E sorpresa volle che Kasaun, il capitano fece uno scacco matto al capitano della Dalton e i Raging Rooks, vinsero il torneo. Un famoso allenatore di scacchi disse sui ragazzi della raging books, niente li turbava, la maggior parte dei ragazzi quando sono sotto pressione comincia ad andare di fretta, a manifestare i propri sentimenti, loro no, si prendevano tutto il tempo necessario e rimanevano impassibili davanti alla scacchiera. Non ho mai visto ragazzi di quell’età cosi composti, sembravano professionisti. Ora è necessario andare a capire questa storia e tirarci fuori qualcosa per noi del podcast, la domanda è quella che mi pongo sempre, come cazzo hanno fatto? Questo è libri per il successo, crescita personale da strada, e senza accorgermene ho menzionato già uno spacciatore e manco abbiamo iniziato. Siamo all’episodio 87, ochenta y siete, e io sono Davide Mastrosimone, mi trovate sul sito www.libriperilsuccesso.com Il libro che trattiamo oggi si intitola il potenziale nascosto, di Adam Grant, libro della casa editrice Igea, che mi ha regalato come sempre un grazie ad...
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  • Chi Ha Spostato Il Mio Formaggio - Spencer Johnson #86
    2024/02/28
    EPISODIO 86- CHI HA SPOSTATO IL MIO FORMAGGIO - SPENCER JOHNSON SITO: www.libriperilsuccesso.com CORSI: https://libriperilsuccesso.com/impara/ COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast Oggi vi racconto quello che possiamo tirare fuori da una meravigliosa parabola applicabile alle nostre vite per imparare a splendere, fiorire e germogliare in un contesto di cambiamento e incertezza, e smettere così di aver paura di quello che succederà nel futuro. Cosa potreste raggiungere e chi potreste diventare se da oggi vivessimo la nostra vita senza paura. Questo è libri per il successo crescita personale da strada, episodio 86, e chi vi parla è Davide Mastrosimone. Il libro che usiamo come spunto per l’episodio odierno è chi ha spostato il mio formaggio di Spencer Johnson, un best seller che da dopo vent’anni e venti milioni di copie vendute rimane ancora li a splendere negli scafali delle librerie di mezzo mondo È la storia di due topi e due gnomi, che ogni giorno entrano in un labirinto con l’unico scopo di andare a trovare un formaggio. I due gnomi si chiamano Tentenna e Ridolino, i due topi Trottolino e Nasofino, ci sta uno a Cormano che lo chiamavano Nasofino ma per altri motivi. I quattro personaggi non sono altro che aspetti del nostro carattere, noi siamo o siamo stati o saremo uno di questi 4, il labirinto è la nostra vita, e il formaggio quello che desideriamo di più, il successo, la gratificazione personale, o qualunque cosa voi abbiate in testa e che desiderate diventare o ottenere. La storia è molto carina, e non mi metto a raccontarvela perché toglierebbe il gusto di leggersela, ma posso condividere le lezioni imparate da questo piccolissimo libro, si legge in due ore. Mi risulta molto interessante quello che succede dopo aver letto centinaia di libri, e averli provati su se stesso, non è cosi difficile capir quello che serve per riprendersi in mano la vita, tutti questi testi lo ripetono, con angolature diverse, con modi differenti ma ce un filo rosso, un leitmotiv che accomuna tutti questi libri e i concetti si ripetono, all’infinito. Le formule non sono difficili ma la loro applicazione è per pochi. Nel senso se tu oggi ti metti a dedicare due ore al giorno del tuo tempo a un progetto per 3-4-5 anni senza aspettarti risultati e andando sempre avanti nonostante tutto, è pressoché impossibile che qualcosa non ti succeda. Ma, non lo facciamo, perché è duro, perché serve sangue sudore, sforzi e chi cazzo lo fa. Tuttavia se lo fate, vi catapultate in quel minuscolo gruppo di persone che acquisisce un ritmo e delle competenze che pochi hanno. E i messaggi che estrapolo da questo librino sono fondamentalmente cose che abbiamo già visto e che vi assicuro sono principi che funzionano. Lezione numero 1- Smettila di pensare al tuo formaggio, qualunque cosa sia, e comincia a lavorare per averlo, a fare, a creare, ad agire, lavora sul processo. Vedete i due topi della storia nasofino e Ridolino passano la giornata a muoversi in maniera forsennata attraverso il labirinto, vanno su e giù, si fanno tutti gli angoli del labirinto per cercare il formaggio e se non lo trovano tornano indietro e il giorno dopo lo rifanno. I due gnomi, tentenna e risolino, d’altra parte, entrano anche loro nel labirinto ma con un atteggiamento molto diverso, si mettono a disquisire su quali siano le strategie migliori per trovare il formaggio, quelle più veloci, le studiano le scrivono prendono appunti, pensano e parlano del giorno in qui lo troveranno e quel giorno saranno felici, non prima, si fanno una quantità industriale di seghe mentali, nel mentre i topi spengono il cervello e si concentrano sul processo non sul risultato. Tutto il tempo che passiamo nella vita a pensare a come sarà la nostra vita quando avremo il formaggio e qual’è il modo migliore di ottenerlo a pianificare ininterrottamente quando iniziare, tutto questo tempo lo perdiamo invece di investirlo nel fare qualcosa al rispetto, nel lavorare su noi stessi e sul processo, e quel tempo non torna più indietro. Siamo essere complicati ma non è cosi contorta la vita, come diceva il buon vecchio Maverik in top gin 2, minchia che film ragazzi, io ho pianto tantissimo, quello dice, non pensare, agisci. Spegnilo ogni tanto il cervello, a volte aiuta ma la maggior parte del tempo rallenta, andatevi ad ascoltare l’episodio del podcast che si intitola pensieri lenti pensieri veloci, li lo spiego in maniera dettagliata. Primo messaggio, basta pensarci, comincia a fare qualcosa. Ora ci fermiamo qualche secondo, perché è il momento di una dedica. A Sheryl da Roma e questa dedica te la fa tua mamma Carmen. Sa che sei spaventata, che le cose non sono andate come dovevano andare, come vedrai in questo podcast qualcuno ha spostato il tuo formaggio, ma non spaventarti, non abbatterti, hai tantissime risorse che nemmeno ti immagini di avere, ...
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  • Le Vostre Zone Erronee - Wayne W. Dyer #85
    2024/02/23
    EPISODIO 85- LE VOSTRE ZONE ERRONEE - WAYNE W. DYER SITO: www.libriperilsuccesso.com CORSI: https://libriperilsuccesso.com/impara/ COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast Quando cambi la prospettiva e il tuo personale modo di vedere le cose, quello che stai osservando cambia. E questo è un principio fisico Immagina di trovarti a casa e va via la luce, ti cadono le chiavi della macchina è notte e non vedi niente, le cerchi per un po e non le trovi ma hai un idea brillante, fuori in strada ce un lampione che emana una forte luce allora esci e ti metti a cercarle li, poi passa un vicino e dice, che stai facendo, cerco le chiavi le ho persone, e comincia ad aiutarti, dopo un po che non le trovate quello ti dice o ma sei sicuro che le hai perse qui, e tu rispondi, no le ho perse in case ma le cerco qui perché ce luce, ahhhhh che campione Facciamo cosi anche nella vita!!! Andiamo a cercare le chiavi dove ce luce, non dove le perdiamo Ce un problema dentro di noi, e andiamo fuori a cercare le risposte, stai male col tuo partner, ti fai un amante e ti scarichi Tinder, invece di parlarle, non ti senti felice allora prendi e cambi paese, e sapete che succede, niente dopo due settimane stai uguale, e te lo dice uno che sta da vent anni all’estero, hai un problema a lavoro e cambi lavoro, poi il problema succede di nuovo. Se non lo risolvi ti si ripresenta con vestigia diversa, e fino a che non lo superi si ripresenterà, I problemi sono come delle ombre te li porti dietro fino a che non li risolvi drasticamente, fino a che ti giri, li guardi negli occhi e li affronti, magari puoi aggiungerci un bel..cazzo guardi..io lo farei Oggi vi accompagno in un episodio molto importante prendendo spunto dal libro di Wayne w Dyer, uno dei padri fondatori della crescita personale. Il titolo - le vostre zone erronee Siamo a Libri per il successo - crescita personale da strada, un podcast di Davide Mastrosimone, episodio 85 Apro una piccola parentesi, mi piacerebbe tanto mettere una doppia w in mezzo al nome e al cognome ha un non so che di poetico, Davide W Mastrosimone Abbiamo decine di migliaia di pensieri al giorno e la maggior parte sono disastrosi, tossici, negativi, pessimistici, la nostra mente è come un cielo tenebroso con nuvoloni scuri pronti a scatenare la tempesta, e questo libro è un raggio di sole che li apre li sfuma e fa tornare il bel tempo nella mente. Le zone erronee sono questi nuvoloni che ci portano sofferenza e tristezza, andiamo a vedere come far tornare il sole in un giorno di pioggia. Le zone erronee sono quei modelli di pensiero che scattano in base a determinate situazioni che ci portano ad auto sabotarci, a trattaci male, a vivere una vita che porta solo a una lenta e logorante disperazione. Come sempre ogni libro che vi presento nel podcast non serve a nulla se non ci mettete del vostro se non lo applicate quotidianamente. Le zone erronee sono 11 per l’autore, non voglio fare un riassunto, sapete che questo podcast non è un riassunto di libri ma un estrapolazione di concetti che provo sulla mia pelle e penso possano aiutare le persone, per tanto andiamo ad analizzare ciò che personalmente tiro fuori da questo libro. Vi lancio subito un concetto trascendentale. Non possiamo controllare le emozioni. La tristezza, l’ira, la rabbia, non ce un bottone diretto per spegnerle e cambiarle, ma si esiste un modo, perché tu non controlli l tue emozioni, le tue emozioni dipendono dai tuoi pensieri, però si puoi controllare i pensieri, e di conseguenza le emozioni. In maniera indiretta. È fondamentale capire questo meccanismo. E ora vi faccio una domanda, Cose meglio secondo voi, avere più pensieri positivi, o meno pensieri negativi? Pensaci qualche secondo La risposta è meno pensieri negativi, non è cosi fondamentale pensare sempre bene, o sempre al meglio, perché vi dico una cosa se pensate in maniera ottimistica ma non sentite nel corpo che quello scenario che state definendo nella vostra mente possa succedere, è pressoché irrilevante. Quello che si invece cambia tantissimo le carte in tavola, è non pensare in maniera catastrofica e negativa. State fermi con la mente, concentratevi sul prossimo passo, una zona erronea molto critica nella nostra vita è pensare che il passato, la nostra storia personale incida sul presente e sul futuro. Abbandona tutte quelle frasi tipo e sai mi è sempre andata male, andrà male anche questa volta, sono nato povero, non mi hanno dato niente in eredità, ho sempre avuto capi che mi intralciavano la carriera, sono fatto cosi è la mia natura non posso farci nulla cazzate, cazzate, cazzate, porcheria de cervello, basta fare le vittime, prendiamoci la responsabilità di pilotare la nostra vita, le nostre scelte lascia andare la tua storia, lascia andare il tuo passato, abbraccialo, accettalo, prendi tutto quello che è successo fai un bel respiro, e ora guarda solo a ...
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