• Non si può dire tutto

  • 著者: Lorenzo Tomai
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Non si può dire tutto

著者: Lorenzo Tomai
  • サマリー

  • Non si può dire tutto racconta quattro storie di persone che ce l’hanno fatta, che lentamente hanno ricominciato a vivere, che faticosamente stanno provando a realizzare la loro aspirazione ad una vita migliore, ad una vita possibile.

    All’inizio questo podcast avrebbe dovuto intitolarsi Storie, Persone. L'ntento era raccontare le vicende, spesso drammatiche, ma a lieto fine, di persone che arrivano in Italia fuggendo dalla guerra, dalle persecuzioni politiche, dalla fame o dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. E più in particolare, facendole rievocare da coloro che le avevano vissute in prima persona.

    Poi è arrivata la prima intervista con Tamba, un ragazzo fuggito dal Mali. Parlava spedito, anche se ogni tanto, quasi stupito, interrompeva la sua narrazione: “Quante cose, non si può dire tutto!”. Abbiamo capito che aveva ragione lui.

    È impossibile raccontare tutto. La vita nel paese d’origine, la decisione, quasi mai libera, di abbandonarlo, l’epopea, sempre terribile, di un viaggio complicato e infinito, l’arrivo in un paese straniero, le difficoltà legate all’ottenimento dei documenti, il faticoso percorso verso una nuova autonomia.

    E poiché Non si può dire tutto, abbiamo lasciato ai nostri protagonisti la libertà di decidere che cosa raccontare, che cosa rievocare, anche dolorosamente; e che cosa omettere, lasciar cadere nell’oblio, nella speranza di riuscire anche a dimenticarlo, prima o poi.

    NON SI PUÒ DIRE TUTTO
    di Lorenzo Tomai
    Un podcast raccontato da Bojang, Glory, Tamba, Yannick
    con la partecipazione di Maurizio Ambrosini, Marco Mazzetti, Sarah Nocita.

    Realizzazione di MONDADORI STUDIOS
    A cura di Miriam Spinnato, Michele Dalai, Danilo Di Termini
    Coordinamento e comunicazione di Elena Marinelli
    Progetto grafico di Francesco Poroli

    Lorenzo Tomai è laureato in filosofia e lavora dal 1999 per la Cooperativa Sociale Comunità Progetto, dove coordina i progetti di accoglienza rivolti a minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e rifugiati (Progetti Sprar/Siproimi/Sai). Ha collaborato con diverse realtà del terzo settore, tra cui Fondazione Ismu, Fondazione Laureus, Associazione ASSPI e ASD PlayMore!, realtà nella quale coordina dal 2015 PlayMore! United, un progetto di integrazione attraverso lo sport rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza.
    Ha pubblicato alcuni articoli su riviste di settore quali Animazione Sociale e Prospettive Sociali e Sanitarie e un articolo del libro “Rifugiati nella rete”, Franco Angeli 2020.
    Copyright Mondadori Studios
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あらすじ・解説

Non si può dire tutto racconta quattro storie di persone che ce l’hanno fatta, che lentamente hanno ricominciato a vivere, che faticosamente stanno provando a realizzare la loro aspirazione ad una vita migliore, ad una vita possibile.

All’inizio questo podcast avrebbe dovuto intitolarsi Storie, Persone. L'ntento era raccontare le vicende, spesso drammatiche, ma a lieto fine, di persone che arrivano in Italia fuggendo dalla guerra, dalle persecuzioni politiche, dalla fame o dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. E più in particolare, facendole rievocare da coloro che le avevano vissute in prima persona.

Poi è arrivata la prima intervista con Tamba, un ragazzo fuggito dal Mali. Parlava spedito, anche se ogni tanto, quasi stupito, interrompeva la sua narrazione: “Quante cose, non si può dire tutto!”. Abbiamo capito che aveva ragione lui.

È impossibile raccontare tutto. La vita nel paese d’origine, la decisione, quasi mai libera, di abbandonarlo, l’epopea, sempre terribile, di un viaggio complicato e infinito, l’arrivo in un paese straniero, le difficoltà legate all’ottenimento dei documenti, il faticoso percorso verso una nuova autonomia.

E poiché Non si può dire tutto, abbiamo lasciato ai nostri protagonisti la libertà di decidere che cosa raccontare, che cosa rievocare, anche dolorosamente; e che cosa omettere, lasciar cadere nell’oblio, nella speranza di riuscire anche a dimenticarlo, prima o poi.

NON SI PUÒ DIRE TUTTO
di Lorenzo Tomai
Un podcast raccontato da Bojang, Glory, Tamba, Yannick
con la partecipazione di Maurizio Ambrosini, Marco Mazzetti, Sarah Nocita.

Realizzazione di MONDADORI STUDIOS
A cura di Miriam Spinnato, Michele Dalai, Danilo Di Termini
Coordinamento e comunicazione di Elena Marinelli
Progetto grafico di Francesco Poroli

Lorenzo Tomai è laureato in filosofia e lavora dal 1999 per la Cooperativa Sociale Comunità Progetto, dove coordina i progetti di accoglienza rivolti a minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e rifugiati (Progetti Sprar/Siproimi/Sai). Ha collaborato con diverse realtà del terzo settore, tra cui Fondazione Ismu, Fondazione Laureus, Associazione ASSPI e ASD PlayMore!, realtà nella quale coordina dal 2015 PlayMore! United, un progetto di integrazione attraverso lo sport rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza.
Ha pubblicato alcuni articoli su riviste di settore quali Animazione Sociale e Prospettive Sociali e Sanitarie e un articolo del libro “Rifugiati nella rete”, Franco Angeli 2020.
Copyright Mondadori Studios
エピソード
  • 5. Due anni dopo
    2024/03/10
    Tamba, Yannick, Bojang e Glory, a due anni di distanza dalla prima intervista, sono usciti dal circuito dell’accoglienza e ci raccontano come stanno e cosa stanno facendo. Abbiamo pensato di alternare le loro voci con quelle di alcuni professionisti che si occupano da tempo di temi quali l’immigrazione e l’accoglienza, per avere una visione d’insieme che renda conto della complessità della questione.

    NON SI PUÒ DIRE TUTTO
    di Lorenzo Tomai
    Un podcast raccontato da Bojang, Glory, Tamba, Yannick

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    40 分
  • 4. Glory | Devo iniziare la mia vita
    2024/03/03
    Glory è nata in Nigeria nel 1991 ed è arrivata in Italia nel 2008. La sua famiglia viveva coltivando la terra. Dopo il trasferimento in città, a 16 anni, viene adescata da una rete di trafficanti di esseri umani con la promessa di un lavoro in Francia. Ingannata, sottoposta a riti vudu e portata in Italia con un barcone, è costretta a prostituirsi per 7 lunghi anni.

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    di Lorenzo Tomai
    Un podcast raccontato da Bojang, Glory, Tamba, Yannick

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    31 分
  • 3. Bojang | Sono il milanese
    2024/02/25
    Bojang è nato in Gambia nel 1999 ed è arrivato in Italia nel 2017. In un villaggio vicino a Banjul quando rimane orfano viene adottato dal nonno. È musulmano e il suo miglior amico è cristiano. Quando il nonno lo scopre lo chiude in una stanza e gli dice che dovrà essere giustiziato perché ha infranto la legge islamica. Con l’aiuto di una zia e del suo amico riesce a fuggire.

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    28 分

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