エピソード

  • Dybala out, nuova chance per Soulé: cosa aspettarci da Monza-Roma | Episodio 56
    2024/10/06
    Benvenuti e benvenute a una nuova puntata di Romanzo Giallorosso, il daily podcast di SoloLaRoma.it. Dopo la deludente – vergognosa – sconfitta contro l’Elfsborg in Europa League per 1-0, la Roma si prepara ad affrontare il Monza in trasferta nella settima giornata di campionato. Il match mette davanti due squadre che stanno vivendo un inizio di stagione difficile: i giallorossi sono al nono posto in classifica con 9 punti, con 7 gol realizzati (appena il dodicesimo attacco) e 4 incassati (terza difesa del campionato), mentre i brianzoli sono ultimi a quota 3 punti e non vincono una partita dallo scorso 16 marzo. La sfida potrebbe essere decisiva anche per il futuro dei due allenatori: Juric va alla ricerca della terza vittoria consecutiva in campionato, ma il passo falso in Svezia – e le sue dichiarazioni nel postpartita – hanno generato numerose perplessità all’interno dell’ambiente capitolino. Dall’altra parte, troviamo un Alessandro Nesta che sta deludendo alla prima esperienza da allenatore in Serie A. Come se non bastasse, la Roma dovrà fare a meno del suo giocatore più forte. Paulo Dybala ha accusato un problema muscolare nei minuti finali dell’allenamento di rifinitura del sabato e sarà costretto a saltare anche gli impegni con la Nazionale. L’argentino dopo aver accusato il fastidio ha subito avvertito Juric e si è diretto nella sala della fisioterapia per capire l’entità del problema. Poco dopo, al tecnico croato è stato comunicato il suo forfait. Assenza non di poco conto per i giallorossi: Dybala è l’uomo chiamato a illuminare il reparto offensivo del gruppo e la sterilità offensiva è uno dei problemi più gravi della Roma in questo avvio di stagione. Ormai da tre anni, c’è una Roma con Dybala e una senza. La speranza è quella di recuperarlo per il big match contro l’Inter dell’Olimpico del 20 ottobre, che potrebbe essere un primo crocevia dell’annata.Dopo essersi riposato contro il Venezia e aver iniziato dalla panchina nella sfida contro l’Elfsborg, Dybala avrebbe dovuto riprendere il suo posto da titolare nella trequarti offensiva. Al suo posto ci sarà nuovamente Matias Soulé, che avrà un’importante chance da sfruttare. L’ex Frosinone e Juventus è una delle più grandi delusioni di questo inizio di stagione per la Roma. L’argentino è stato tra i protagonisti in negativo anche nella sconfitta contro l’Elfsborg in Europa League, con una prestazione caratterizzata da errori tecnici e scelte discutibili. Nonostante la fiducia mostrata da Juric, che lo ha confermato titolare dopo una prova opaca contro il Venezia, Soulé non è riuscito a riscattarsi. Uno dei problemi principali sembra essere legato al suo inserimento nei meccanismi della squadra. Soulé fatica a contribuire nella fase offensiva, specialmente nel creare occasioni da gol. Il suo bilancio fino ad ora è negativo: in sette presenze non ha realizzato né reti né assist, un dato che sottolinea quanto l’inizio della sua avventura in giallorosso sia stato deludente. L’argentino si era messo in luce giocando come esterno in un 4-3-3, dove poteva sfruttare il suo dribbling e la sua velocità. Con i giallorossi, invece, viene impiegato come trequartista in un 3-4-2-1, un ruolo più centrale che sembra limitare le sue qualità di gioco largo e in profondità. Juric ha detto che il classe 2003 va aspettato, con il Monza avrà l’occasione per dare una svolta all’annata. Dunque, Soulé prenderà posto sulla trequarti offensiva insieme a Lorenzo Pellegrini, che ha mostrato segnali incoraggianti da subentrato contro l’Elfsborg. Il capitano della Roma, tra i più criticati dai tifosi nell’ultimo periodo e ancora a secco di reti, ha creato le due palle gol più importanti della partita dei giallorossi ed è entrato in campo con la fame giusta, come non lo si vedeva ormai da diverso tempo. Al centro dell’attacco tornerà, invece, Artem Dovbyk, capocannoniere della squadra fino a questo momento con tre reti realizzate. Sulle corsie laterali dovrebbero agire Celik e El Shaarawy, con Cristante e Koné a fare da filtro in mezzo al campo. Verso la panchina Niccolò Pisilli, tra i giocatori più in forma dell’ultimo periodo. Angelino dovrebbe arretrare come braccetto sinistro per completare la linea difensiva a tre con Mancini e N’Dicka. Oltre a Dybala, sarà assente anche Mats Hummels, alle prese con una sindrome influenzale. Da segnalare il rientro tra i convocati di Nicola Zalewski: l’esterno polacco era stato messo fuori rosa nelle scorse settimane, ma a breve dovrebbe rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2025. Che partita possiamo aspettarci? Il Monza ha palesato numerose difficoltà in queste prime 6 partite di campionato. I brianzoli cercano di costruire palla a terra da dietro, ma più volte la costruzione del basso ha portato a perdere palla in zone di campo pericolose e concedere occasioni agli avversari. Ci aspettiamo una Roma aggressiva, con la ...
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  • Roma, Monza è decisiva: Juric, non solo i 3 punti | Episodio 55
    2024/10/06
    Ciao a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento del daily podcast Romanzo Giallorosso. Qui a parlare è Marco Meazza di tutti gli argomenti più delicati ed interessanti dell’ambiente Roma nel corso della giornata odierna. Appuntamento che non può che concentrarsi sulla vigilia della gara contro il Monza, l’ultima prima della sosta Nazionali e che sarà fondamentale per il prosieguo della stagione. La trasferta contro i brianzoli non poteva arrivare - forse - in un momento migliore di questo, con la Roma che è reduce da una prova più che opaca contro l’Elfsborg. Non diventa fondamentale solo raccogliere i 3 punti ma dare una risposta anche dal punto di vista dell’atteggiamento, del comportamento in campo, del carattere. La notizia del giorno è che Paulo Dybala non partirà con il resto della squadra, a causa di un fastidio muscolare nella rifinitura. A casa anche Mats Hummels, che tenterà di trovare spazio dopo il rientro dalla sosta. Tornando sulla Joya, però, si parla di un’assenza pesante. Il motivo è presto detto: Juric dovrà affidarsi necessariamente ad un Soulé che sta dimostrando di aver bisogno di tempo per adattarsi ad una piazza esigente, dopo la tappa a Frosinone. Per l’argentino si tratta dell’ennesima occasione da tentare a sfruttare, seppur il livello della pressione sia sempre più alto. L’altra notizia è quella del ritorno di Nicola Zalewski, che sa tanto di quiete dopo la tempesta, o almeno un preludio di essa. Il polacco piace e non poco a Juric, che lo userà verosimilmente come esterno a tutta fascia a sinistra. La questione rinnovo, però, non è ancora stata risolta e ci vorrà tempo. Tempo che Ivan Juric e la Roma non possono più avere, dopo un inizio di stagione complicato e pieno di problematiche di campo e non solo.

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  • Roma, che mal di trasferta: a Monza per ribaltare il trend | Episodio 54
    2024/10/06
    Cagliari, Juventus, Genoa e adesso l’Elfsborg, tutte partite concluse con un nulla di fatto almeno a livello di prestazione con soli 3 punti conquistati ed un gol segnato. Ma cosa hanno in comune tutte queste gare? Ovviamente la lontananza dallo Stadio Olimpico, diventato ormai un porto sicuro per la Roma. Ma la sconfitta in terra svedese ha portato alla luce un dato piuttosto preoccupante, ovvero quello delle sole tre vittorie nelle ultime 16 partite su campo Europeo, portando a casa il bottino contro Milan, Helsinki e Vitesse. Non è di certo migliore il dato delle vittorie fuori casa in Serie A, l’ultima risale infatti al famoso match di recupero contro l’Udinese della scorsa stagione, partita risolta da Bryan Cristante. Insomma, bisogna trovare una vera e propria cura a questo mal di trasferta, anche in vista del match contro il Monza che si terrà alle ore 18:00 del 6 ottobre. Io sono Francesca Rofrano ed oggi analizzeremo proprio questo aspetto nel nuovo episodio di Romanzo Giallorosso, il Daily Podcast di Solo La Roma.it che racconta il mondo giallorosso a 360°.
    Perdere in casa dell’Elfsborg, una squadra che non vinceva in Europa da quasi 46 anni, risultava quasi impossibile ed invece il possesso di palla sterile della squadra di Ivan Juric (del 75 %) non ha portato a nulla di buono. Ed è questo che i tifosi contestano al nuovo allenatore che, in conferenza stampa ha parlato chiaramente delle cose positive viste durante la partita e dei miglioramenti a livello di gioco. Un aspetto condivisibile o meno, che però ovviamente non trova riscontro in quello che poi è appunto stato il risultato. Anzi, a dirla tutta proprio nel match contro l’Elfsborg, la Roma ha mostrato tanta pigrizia e soprattutto fatica nel trovare un’idea che potesse poi portare anche a tu per tu con il portiere. Comunque a prescindere dal risultato in Europa League, i giallorossi sembrano soffrire dell’assenza dei propri tifosi, o comunque della lontananza da casa. Come diceva qualcuno, un certo José Mourinho, ad alcuni giocatori piace il conforto di casa, perché manca la nonna che fa il dolce”. In questo, infatti, non si può far altro che dare ragione allo Special One, quando sottolineava l’assenza di “banditi” all’interno del gruppo, di quei giocatori capaci di reggere la pressione e che ritrovavano la propria forza proprio nelle situazioni più infuocate, anche e soprattutto lontano da casa. Ed è in realtà strano vedere questo atteggiamento anche da parte dell’allenatore, che forse però non ha ancora metabolizzato l’idea di essere finito in una piazza calda come quella romana.
    Le prestazioni della Roma fuori casa infatti sono quasi lente e prevedibili, trovare il gol è diventato quasi un miraggio, che solo Dovbyk al Ferraris è riuscito a far diventare realtà. Ora è necessario pensare che Juric riesca trovare l’antidoto a questo problema che sta in qualche modo avvelenando la piazza giallorossa. L’occasione per poter mostrare qualcosa in più potrebbe esserci proprio contro il Monza nella giornata di domenica e sperare in qualche modo la storia sia di buon auspicio ai giallorossi. L’ultima vittoria in Serie A in trasferta nei 90 minuti, tralasciando dunque la partita recuperata dopo il malore di Ndicka ad Udine, risale al 2 marzo 2024, ovvero quando la Roma si impose proprio all’U-Power Stadium per 4-1, con i gol di Pellegrini, Lukaku, Dybala e Paredes. Bisogna dunque soltanto attendere e sperare di portare a casa quei tre punti necessari, che servirebbero ad alzare nettamente l’umore in questo inizio di stagione altalenante e che rimetterebbero in carreggiata la Roma per poter pensare di combattere per quegli obiettivi imposti dalla società e che hanno già mandato k.o. Daniele De Rossi. Per oggi è tutto, io vi saluto e al prossimo episodio di Romanzo Giallorosso. Ciao!

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  • Una squadra senza scuse, una società assente perdono ad Elfsborg: ADESSO BASTA! | Episodio 53
    2024/10/04
    Non è facile mettersi al microfono oggi, perché quello che abbiamo visto in Svezia è uno di quei momenti che lasciano il segno, uno di quei momenti che ci fanno sentire impotenti e delusi, come se la nostra passione e la nostra fede fosse stata tradita. E' uno di quei giorni in cui ci si chiede dove stiamo andando e cosa ne sarà della Roma che amiamo. La sconfitta contro l'Elsborg non è stata solo una caduta in campo europeo, è stata la fotografia di una Roma confusa, smarrita, senza identità e chiaramente senza anima.È stata la conferma di tutte quelle paure che avevamo cercato di tenere lontane ad inizio stagione, sperando che fossero solo nuvole passeggeri. Quelle nuvole si sono trasformate in una tempesta al giorno dell'addio di Daniele De Rossi, e oggi continua ancora a piovere. Oggi vi parlerò di questa partita maledetta, dell'inconsistenza di un mercato che ci sta facendo più male che bene, e delle parole incredibili, sconcertanti di quello che dovrebbe essere il nostro allenatore, Ivan Juric, che sembrava parlare di un'altra partita, come se fosse stato su un altro campo, in un'altra realtà.Ma prima di tutto lasciatemi dire una cosa, non possiamo più permetterci di fingere che tutto andrà bene, il campanello d'allarme suona forte e adesso non possiamo più ignorarlo. Questo è Romanzo Giallorosso, il daily podcast di Sololaroma.itCi siamo presentati in Svezia con l'idea che l'Elsborg fosse solo una formalità, una tappa che ci avrebbe riportato sul giusto cammino dopo il mezzo passo falso contro l'Atletic Bilbao di appena una settimana fa. Ma la realtà è stata molto diversa, abbiamo perso contro una squadra che sulla carta avrebbe dovuto piegarsi al nostro gioco e alla nostra presunta superiorità, eppure non è stato così.Abbiamo visto una Roma dominare il possesso, sì, ma senza mai affondare e senza mai far male davvero. È stato come guardare una squadra che prova a dipingere un capolavoro, ma con pennelli rotti e colori sbiaditi. 23 tiri che non hanno mai dato l'impressione di poter ribaltare il risultato, una traversa e poi nulla.Quella che doveva essere una partita di riscatto si è trasformata in un incubo, con un rigore concesso per la mano sfortunata del povero Baldanzi, ma che non può di certo nascondere la verità. E la verità dice che la Roma non c'è, e non c'è più. E a rendere tutto ancora più amaro è il pensiero che non si tratta solo di una partita storta.Segnali preoccupanti: mercato da 4 in pagellaÈ da inizio stagione che vediamo segnali preoccupanti e questo stop, arrivato contro una squadra di quarta fascia, ci inchioda ad una triste realtà. Siamo in crisi e non possiamo più negarlo, e siamo in crisi già dalla scorsa settimana dall'ultima gara di campionato contro il Venezia. Ora parliamoci chiaro.Questa Roma sta pagando anche le scelte scellerate di un mercato da quattro in pagella, altro che sette e mezzo, come si è visto alla fine di agosto su tantissime testate online, cartace e così via. Diciamoci la verità, questo mercato è stato un totale fallimento, i nomi che dovevano darci il salto di qualità sembrano fantasmi in campo. Partiamo da Sule, che la Juventus nonostante qualche dubbio alla fine ci ha venduto con tanta cortesia, doveva essere il titolare fisso di un dibbala pronto a fare le valigie verso la rabbia saudita.Dovbik, che nonostante le quattro reti messe in fila tra campionato e Coppa, sembra più un intruppone che un attaccante di razza da aria di rigore. E poi c'è Abdulhamid, qui i commenti possono essere evitati. Il problema è profondo e va oltre i singoli giocatori, sembra che questa squadra sia stata costruita senza una visione, senza una vera idea tattica, e non vogliamo parlare di Daniele De Rossi o di Ghisolfi e tutto quello che c'è stato dietro, eccetera eccetera eccetera.L'attuale allenatore della Roma, Ivan Juric, si trova costretto a mescolare le carte ma ogni tentativo sembra un fallimento. Torniamo a Sulé e ci mettiamo anche dentro il povero Baldanzi, che avrebbero dovuto essere le nuove promesse ma sono ancora troppo acerbi e invece di portarci linfa vitale stanno affondando con il resto del gruppo, anche se vogliamo spezzare una lancia a favore dell'ultimo nominato, appunto Baldanzi. Questa non è la Roma che ci avevano promesso, il mercato doveva darci solidità e ambizione e invece ci ritroviamo con una squadra fragile, sbilanciata, incapace di reagire nei momenti difficili. Una squadra che se non corre subito ai ripari, rischia davvero di affondare.Ma sapete cosa mi ha colpito di più? Non tanto il risultato, anche se un 1-0 contro una squadra di quarta fascia come l'Elfsborg non viene digerito bene, ma le parole di Ivan Juric al termine della partita. Dopo una gara del genere ti aspetti che un allenatore riconosca i problemi, che si assuma le sue responsabilità, che a limite chieda anche scusa, come ha fatto Antonio Conte dopo la prima gara persa dal Napoli contro il Verona per 3-0.No, ci siamo trovati ...
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  • Elfsborg-Roma 1-0, così non va: Juric male dentro e fuori dal campo | Episodio 52
    2024/10/04
    Serata da dimenticare per la Roma tanto nel risultato quanto nella prestazione. Un 1-0 in casa dell'Elfsborg che complica il cammino in Europa League e rigetta nello sconforto un ambiente che stava pian piano cercando di riprendersi. Gioco lento, poche soluzione offensive e tanti interpreti, da Shomurodov a Soulè che hanno deluso non poco.

    Unica nota positiva un Pellegrini che sta cercando di riprendersi Roma. Juric da rivedere anche nelle dichiarazioni post partita, per le quali è stato sommerso di critiche. Di questo vi parla Lorenzo Zucchiatti per Romano Giallorosso, il Daily Podcast di sololaroma.it

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  • Da Hummels a Le Fee: Juric cerca sostegno dalla sosta | Episodio 51
    2024/10/03
    Ancora due sfide e poi ci sarà una nuova pausa nazionali che chiuderà un altro breve capitolo di questa stagione della Roma. L’inizio non è stato dei più incoraggianti ma nelle ultime partite i risultati piano piano stanno cominciando ad arrivare, con Juric che ha conquistato due vittorie ed un pareggio nelle sue prime tre gare da tecnico giallorosso. La sfida di Europa League con l’Elfsborg e quella di campionato con il Monza porteranno la Roma alla sosta, dalla quale l’allenatore croato potrebbe trovare risorse che fino a questo momento non ha potuto utilizzare. Benvenuti da Francesco Mazza ad un nuovo episodio di Romanzo Giallorosso.

    Se la prima sosta era stata piuttosto deleteria in casa Roma soprattutto per il caso Zalewski, in questo caso le due settimane di pausa potrebbero aiutare Juric. Proprio il polacco potrebbe diventare una risorsa importante al ritorno in campo, se si dovesse risolvere la diatriba per il rinnovo del contratto. Ghisolfi proverà dunque a ricucire lo strappo per regalare al proprio tecnico una nuova pedina. Ma l’esterno rappresenterebbe solo il primo tassello che la sosta andrebbe a fornire alla Roma, che spera di poter avere nuovamente a disposizione Enzo Le Fee.

    Il centrocampista francese è sbarcato in estate nella Capitale con un investimento importante ma è stato utilizzato solamente nelle prime due giornate a causa della distorsione subito al ginocchio. Un infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi ormai dallo scorso 25 agosto, con il suo rientro che continua a slittare. Ecco che dunque cerchiata in rossa per le Fee c’è la partita con l’Inter, che sarà la prima dopo la sosta e che dovrebbe segnare il rientro tra i convocati per l’ex Rennes.

    La sosta potrebbe segnare il punto di svolta anche per Mats Hummels, arrivato a Roma da svincolato per portare quell’esperienza necessaria a spingere i giallorossi verso i propri obiettivi. Il centrale tedesco non ha però ancora fatto il proprio esordio e anche stasera con l’Elfsborg sembrerebbe accomodarsi in panchina. Le due settimane di assenza forzata di partite potrebbero quindi servire all’ex Borussia Dortmund per migliorare la propria condizione e iniziare veramente a dare il proprio contributo alla causa giallorossa.

    Spesso le soste per le nazionali hanno causato problemi per gli allenatori, che hanno dovuto fare i conti con infortuni e l’impossibilità di lavorare con l’organico a pieno regime. Questa volta però la pausa potrebbe essere positiva per la Roma, salvo problemi ulteriori dai rispettivi ritiri. Prima però ci sono ancora due partite da vincere per presentarsi alla pausa nelle migliori condizioni.

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  • Roma, prossima tappa Elfsborg: Juric tra cambi e conferme | Episodio 50
    2024/10/03
    Appuntamento che non può che concentrarsi sulla sfida di Europa League contro l’Elfsborg, che si giocherà alle 21:00 alla Boras Arena. Giallorossi che dovranno portare a casa i 3 punti dopo il pareggio contro l'Athletic Bilbao nella gara d'apertura in campo internazionale. L'avversario non è irreprensibile ma non è da sottovalutare, avranno il desiderio di compiere una vera e propria impresa davanti al loro caldo pubblico. Ricordiamo che l'allenatore è Hiljemark, ex giocatore allenato anche da Juric. Ed a proposito del tecnico croato, quali dovrebbero essere le scelte di formazione? Se vuoi scoprire il Pronostico consigliato per la gara, clicca qui!



    Le scelte di Juric
    Ryan farà riposare presumibilmente Svilar in porta, mentre in difesa c'è il punto interrogativo Hummels. Juric ha parlato del tedesco come di un giocatore non ancora al top e la sensazione è che possa ancora partire dalla panchina, con Ndicka che sarà il perno della retroguardia. Fuori anche Angelino, al suo posto El Shaarawy, mentre Paredes e Pisilli dovrebbero essere i due interni. Proprio Pisilli viene da un momento di forma importante ed in questo momento non può e non deve essere lasciato fuori. Shomurodov avrà un'occasione dal ‘1, con Soulé e Baldanzi alle sue spalle.


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  • Cosa ci lascia la prima intervista di Ghisolfi | Episodio 49
    2024/10/02
    Benvenuti e benvenute da Riccardo Siciliano a una nuova puntata di Romanzo Giallorosso, il daily podcast di SoloLaRoma.it. Dopo la vittoria ottenuta in rimonta contro il Venezia, la Roma si prepara ad affrontare l’Elfsborg nella seconda giornata di Europa League. Focus del giorno è l’intervista di Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica della Roma, che ha parlato per la prima volta dal suo arrivo nella capitale la scorsa estate. Il dirigente francese, arrivato dal Nizza, ha preso il posto di Tiago Pinto come figura di riferimento del calciomercato giallorosso, ma fino a poche ore fa era considerato come un fantasma nell’ambiente capitolino. Il dirigente francese non è stato presentato in conferenza stampa e nelle ultime settimane si sono rincorse numerose voci sul fatto che a portare avanti la campagna acquisti della Roma sia stata l’ex Ceo Lina Souloukou. Delle tante operazioni effettuate dalla Roma quest’estate, sembrerebbe che Ghisolfi abbia messo lo zampino solamente sugli acquisti di Le Fée, suo pupillo dai tempi del Lorient, e del giovane terzino sinistro Dahl, che negli scorsi giorni ha debuttato con la Primavera giallorossa. Con l’addio della Souloukou, Ghisolfi è diventato il massimo dirigente all’interno del club giallorosso. Ci si aspettava più chiarezza dalle sue dichiarazioni, che invece hanno lasciato qualche perplessità. Centoventi giorni dopo il suo insediamento nella capitale, Ghisolfi ha convocato i rappresentanti di 10 quotidiani per raccontare il suo punto di vista su un’estate intensa e a tratti tormentata. L’intervista è stata un’esibizione formale nel quale ha chiarito poco o nulla, un primo approccio che è servito a metterlo in contatto con l’ambiente e i media romani. Il dirigente francese non ha voluto alzare altre polemiche, che hanno già sconvolto questo inizio di stagione della Roma. Nessuna parola su De Rossi, dove a domanda specifica ha detto che ne parlerà più avanti, e Lina Souloukou, tante sul nuovo progetto affidato a Juric, l’uomo giusto per il sistema di gioco su cui aveva virato anche Daniele De Rossi. Questo rappresenta uno dei punti controversi dell’intervista: dopo un mercato fatto per giocare con il 4-3-3, la Roma è passata a giocare con la difesa a 3 nella partita contro il Genoa e la scelta di Juric rappresenta una continuità rispetto al lavoro svolto. Difesa a tre significa quinti: Ghisolfi ha dichiarato che in rosa ci sono ben 7 giocatori in grado di giocare sulle fasce laterali, ma la Roma però continua a non avere un esterno destro di qualità: il dirigente francese ha dichiarato che Abdulhamid non è stato preso per fare il titolare, quando però tutti sapevamo che Celik non sarebbe stato all’altezza del ruolo. L’altro punto critico riguarda la continuità nel progetto. Ghisolfi ha detto che il progetto di gioco è al centro anche delle idee della società, così che sarà anche più facile prendere nuovi giocatori e valorizzarli. Il modello preso in considerazione è quello dell’Atalanta e l’obiettivo è quello di trovare stabilità tattica giocando così con la prima squadra e anche con la primavera. Ghisolfi ha dichiarato di lavorare su periodo di tre anni, in cui si è già iniziato abbassando l’età media della squadra e il monte ingaggi, mentre l’obiettivo per questa stagione è l’ingresso in Champions League. Juric è stato scelto però perché ha accettato di firmare un contratto fino alla fine della stagione e se non dovesse centrare il piazzamento tra le prime quattro in classifica sarà difficile immaginarlo ancora sulla panchina giallorossa. A quel punto cosa farà la Roma, punterà su un allenatore che gioca con la difesa a 3 o cercherà di puntare tra i migliori della piazza, a prescindere dal modulo utilizzato? È difficile vedere una progettualità chiara dalle parole di Ghisolfi. Tra gli altri argomenti trattati non poteva mancare il mancato trasferimento di Dybala in Arabia Saudita, con Ghisolfi che ha specificato che la Roma non ha spinto affatto per cederlo. Alla fine ha fatto la scelta di cuore di restare e il dirigente francese ha espresso la felicità a continuare ad avere un giocatore top nella rosa. Inoltre, ha specificato che Juric non ha avuto indicazioni sul minutaggio dell’argentino e che non c’è alcuna trattativa in corso per il rinnovo. Al contrario, la dirigenza giallorossa ha avviato i discorsi con gli entourage di Pisilli e Svilar, così come vanno avanti quelli per Nicola Zalewski, che potrebbe presto essere reintegrato. Poi, Ghisolfi ha dichiarato di non essere al corrente delle intenzioni dei Friedkin riguardo il nuovo CEO né della volontà di voler aggiungere all’organigramma un direttore tecnico di area sportiva. Inoltre, Ghisolfi ha specificato che la volontà della società è quella di mantenere i suoi giocatori più importanti a prescindere dalla qualificazione in Champions League. Altro passaggio interessante riguarda quello inerente ...
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