Maradona.So che sembra banale dire questo nome per introdurre Napoli.Ma la prima immagine che ricordo del mio arrivo nel capoluogo campano è quella di una rivisitazione abbastanza trash della Creazione di Adamo, capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina del Vaticano, dove al posto di Dio c’era il Pibe de Oro e al posto del primo uomo c’era Victor Osimhen, attuale attaccante della squadra di calcio della città, recente vincitrice dello scorso campionato.Napoli è molto, moltissimo di più ovviamente. Ma è indubbio che la fede calcistica a Napoli è forte come quella per San Gennaro, e l’amore per la maglia della squadra è come quella per i prodotti alimentari che qui sono un’eccellenza mondiale e che si tramutano spesso nel piatto più famoso al mondo: la pizza.Valeriya ed io nell’arco di quasi una settimana nel mese di agosto ce ne siamo resi conto. Girandola come nostra consuetudine a piedi in lungo e in largo; e anche qua, un po’ come per i nostri viaggi a Lisbona e Roma, eravamo arrivati al punto che le nostre gambe chiedevano pietà.In particolare un giorno penso di aver portato allo stremo la pazienza della mia dolce metà. Però, sul finire del nostro viaggio, anche lei era riuscita ad attentare alla mia resistenza fisica, per la ricerca di una maglia… ovviamente di calcio, ovviamente del Napoli.Perché, appunto, l’amore calcistico per la squadra partenopea è solo una delle tante cose magnifiche che si possono trovare a Napoli e nei suoi dintorni.Ora inizio a dirvi quali solo le altre.
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