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Testimoni della Storia 1943. Il generale partigiano, Sabato Martelli Castaldi
- 2023/10/12
- 再生時間: 3 分
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サマリー
あらすじ・解説
Il podcast "Testimoni della Storia" ha ottenuto il patrocinio dello Stato Maggiore della Difesa, con l'autorizzazione all'utilizzo del logo.
I partecipanti all'iniziativa esprimono il loro ringraziamento a SMD per aver compreso lo spirito di questo progetto.
Testimoni della Storia 1943.040. Il generale partigiano, Sabato Martelli Castaldi
«Quando il tuo corpo non sarà più, il tuo spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta. Fa che possa essere sempre di esempio». Queste le parole che il Generale Sabato Martelli Castaldi affidò alla parete della cella del carcere di Via Tasso, a Roma, prima di essere condotto e trucidato alle Fosse Ardeatine.
La sua storia è «una parabola tragica ed allo stesso tempo eroica» apparentemente inspiegabile, perché quella di Martelli Castaldi era stata una carriera militare fulminea, che in brevissimo tempo lo aveva visto promuovere al grado di Generale di Brigata Aerea.
Poi l’improvvisa caduta in disgrazia, probabilmente per l’eccessiva franchezza nel presentare il reale stato della Forza Armata.
Ad attendere quello che era stato il più giovane generale d’Italia il congedo forzato e difficili anni fatti di lavoro precario e di controlli da parte della polizia segreta fascista.
Quindi, dopo l’8 settembre 1943, la decisione di aderire alla Resistenza, condivisa con gli appartenenti alle Forze Armate che alimentarono il Fronte Militare Clandestino e il collega Roberto Lordi.
Direttore tecnico di un polverificio alle porte della Capitale, Martelli Castaldi si prodigò nel procurare armi ed esplosivi per i partigiani operanti nel Lazio e in Abruzzo, svolgendo attività informativa a favore delle forze alleate, assicurando assistenza ai militari sbandati senza disdegnare le azioni sul campo.
L’attività clandestina del partigiano “Tevere”, questo il suo nome di battaglia, si interruppe quando Martelli Castaldi, con l’amico Lordi, scelse di presentarsi spontaneamente al comando tedesco per scagionare il titolare del polverificio che, totalmente all’oscuro dei fatti, era stato nel frattempo arrestato dai nazisti.
Imprigionato, subì continue sevizie e torture senza mai rivelare nomi e notizie che potessero compromettere l’organizzazione della Resistenza romana. Così per sessantasette giorni prima di incontrare la morte insieme ai suoi compagni di prigionia.
Al Generale partigiano, come fu ricordato, «esempio nobilissimo di completa e disinteressata dedizione alla causa della libertà del proprio Paese», fu tributata la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Testo e voce a cura di Stefano Cosci. Coordinamento editoriale, editing, sound design e produzione di Flavio Carbone. Alla prossima puntata.
“Testimoni della Storia” è una iniziativa che vede la partnership di giornidistoria.net e storiadeicarabinieri – il podcast (qui tutti i contatti), insieme ad alcuni volontari che hanno aderito al progetto. La Società Italiana di Storia Militare – SISM e l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione– ANRP hanno concesso il proprio patrocinio.
Credits per la musica: The Descent di Kevin MacLeod (CC BY 4.0) e Price of freedom di Daddy_s_Music from Pixabay.