Mentre gli Stati Uniti lentamente riaprono, c'è una comunità che soffre: quella dei nativi americani. Intanto Elon Musk, capo di Tesla, litiga con la California su come riaprire, mentre in Giappone c'è un dato che sorprende: ad aprile il numero dei suicidi è calato del venti per cento rispetto allo scorso anno. E se Twitter ha annunciato che permetterà ai suoi dipendenti di lavorare in smart working per sempre, c'è un ambiente che sta affrontando parecchie difficoltà nel riaprire: le palestre.

Sono 20 milioni e mezzo gli americani che hanno perso il lavoro nel solo mese di aprile, portando il tasso di disoccupazione a livelli record, mai così in basso nemmeno dopo la Grande Depressione. Intanto, mentre New York State si affaccia alla Fase due dopo mesi di crisi nera, si continuano a cercare contact tracers per fermare il virus, tra le poche posizioni lavorative aperte nel Paese. Mentre a Washington State si affrontano due problemi: i festini di ragazzi che non seguono la quarantena e l'arrivo misterioso di un calabrone gigante killer.

Pronti a riaprire? Ni. Lo Stato di New York annuncia che da metà mese le misure restrittive saranno allentate, ma solo per la parte di Upstate NY. La città deve ancora attendere, forse fino ai primi di giugno, mentre le polemiche non mancano: il sindaco de Blasio se l'è presa con la comunità ebraica ortodossa che ha organizzato un cerimonia funebre di massa a Brooklyn. Intanto gli assembramenti non mancano nemmeno per vedere lo spettacolo dei jet militari che hanno fatto un volo di ringraziamento per gli operatori sanitari in prima linea contro COVID. E mentre ci si avvia al secondo mese di crisi la domanda sorge spontanea: ma voi, il sabato sera, che cosa fate?

È la settimana delle ripartenze, sotto diversi punti di vista. A New York arrivano i primi test immunologici per COVID, mentre alcuni americani in disoccupazione iniziano a trovarsi una piacevole sorpresa nel conto in banca. Intanto la Georgia riapre i battenti nonostante il picco coronavirus. E nel mondo si provano nuove forme di creatività: tra chi riproduce quadri storici e pubblica il risultato su Instagram e chi si riprende tra le mani la guida della propria azienda.

Il coronavirus attacca, ma gli Stati Uniti iniziano timidamente a riaprire. Nonostante la cifra record di ventidue milioni di americani alle prese con la disoccupazione nel giro di un mese e il numero di vittime in costante aumento, il Paese pensa già a come ripartire. Intanto, COVID entra anche nel nostro modo di sognare, mentre la quarantena fa emergere un nuovo volto della creatività del famoso street artist Bansky. E chi non crea, ascolta: il mondo del podcasting cresce a dismisura, mentre Spotify fa acquisti. E che, acquisti.

Gli Stati Uniti in lotta con il coronavirus, tra disoccupazione e bonifici per i cittadini. E intanto, mentre continuano le scaramucce tra SoftBank e WeWork, e il real estate a New York entra in una nuova fase, gli USA ricordano un grandissimo: Mort Drucker di Mad Magazine.

Coronavirus e disoccupazione, lo smacco SoftBank a WeWork, Zoom che diventa mainstream, il nuovo test COVID-19 che fa sperare e la strana storia di T.I.G.E.R. Le cinque notizie della settimana, targate The Weekly Nutter.