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VITE PARALLELE

VITE PARALLELE

著者: Catia Simone
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このコンテンツについて

Rubrica ideata e condotta da Catia Simone.

"Vite parallele" è un modo per raccontare e conoscere altri viaggi umani. Un doppio binario su cui si muovono esperienze professionali e letterarie. Sensazioni, sfide, incontri, luoghi in divenire per suggestioni letterarie e poetiche. La vita dei protagonisti in carne, ossa, carta, sangue, inchiostro, cuore e tastiera

GIANO Public History APS è afferente all’Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all’Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V.
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アート 文学史・文学批評
エピソード
  • Aleksandr Aleksandrovič BLOCK, Città. Testo russo a fronte. Catia Simone dialoga con il curatore
    2025/05/13
    Bardolino (VR | Milano | Roma

    Catia Simone dialoga con Bruno Osimo

    Aleksandr Aleksandrovič Blok, Città, testo russo a fronte, a cura e traduzione di Bruno Osimo,

    ‎ La Vita Felice, 2024 San Pietroburgo, 28 novembre 1880 – Pietrogrado, 7 agosto 1921 Ciclo di poesie scritte tra il 1904 e il 1908, Città – Górod in originale – esprime appieno l’atmosfera simbolista che dominava il panorama letterario russo di quegli anni. Blok costruisce una vera e propria visione mistica della vita sui vari simboli che si susseguono in questa raccolta: la prostituta, l’uomo in camera con lei, gli abitanti della città che si risvegliano in un mattino grigio. Poi ancora le bettole di quart’ordine, le fabbriche e i loro fumi, che non sono mai tossici, ma anch’essi mistici, «funzionali a occultare e mostrare», e dai quali emergono due figure femminili: la “Donna invisibile” e la “Donna inconoscibile” (Nevidìmka e Neznakómka), la donna che non può essere vista e quella che non può essere conosciuta. Sta al poeta cogliere i segni che la città, «dotata di un suo metabolismo autonomo come essere vivente a sé stante, gli offre per accedere alla dimensione meno appariscente». E tra voile e piume di struzzo, tra atmosfere evanescenti e corpi impalpabili, non si è neanche più sicuri di ciò che è reale e ciò che è solo visione poetica.

    Bruno Osimo
    Laureato all’Università di Tartu con Peeter Torop, ha conseguito il dottorato all’Università degli Studi di Milano; da allora si è dedicato allo studio della traduzione a partire da una prospettiva semiotica, in particolare studiando le fasi mentali del processo traduttivo e la valutazione della qualità della traduzione. È docente di traduzione presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli”.

    GIANO Public History APS è afferente all’Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all’Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V.

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    50 分
  • Canthu e contracant. Poesie in calabrese e milanese. Catia Simone dialoga con l'autore
    2025/05/09
    Bardolino (VR) | Milano | Roma

    Catia Simone dialoga con Alfredo Panetta

    Canthu e contracant. Poesie in calabrese e milanese,testi di Giovanna Sommariva e Alfredo Panetta,

    Due poeti, splendidamente diglossi, ossia parimenti abili a districarsi e a scrivere sia in italiano sia nella lingua madre, e due phoné, milanese per Sommariva e Calabrese della locride per Panetta, dialogano e si confrontano in Canthu e Contracant (letteralmente: Canto e Controcanto) tra loro su temi precipui, rapportandosi e rappresentando tutta l’urgenza di una campionatura di motivi e scenari contemporanei. Milano, indiscusso centro produttivo e laboratorio innovativo italiano, nei suoi aspetti più noti e glamour, è il luogo, il contesto, o il grande scenario non oleografico e non ‘da cartolina’ della rappresentazione di una amara Commedia umana che da Dante sembra riprendere e riverberare idealmente posture, destini, significati di un Inferno oggidiano: la città, emblema di una qualsiasi grande e ricca città europea e occidentale è qui avocata a una dirimente contesa; diritti e lavoro, assenza di diritti e sfruttamento degli ultimi: i migranti, gli immigrati, i marginali tra i marginali, attratti dalle luci metropolitane e dalla possibilità di vita. (Dalla Postfazione di Manuel Cohen)

    Alfredo Panetta è nato nel 1962 a Locri (RC). Nel 1981 si trasferisce a Milano dove vive e lavora nel settore infissi in alluminio.
    Scrive nella lingua madre, il dialetto calabrese reggino della Locride. Ha pubblicato: Petri ’i limiti (Pietre di confine, Moretti&Vitali 2005); Na folia nt’è falacchi (Un nido nel fango, Edizioni CFR 2011); Diricati chi si movinu (Radici mobili, La Vita Felice 2015); Thra sipali e sònnura (Tra nidi e sogni, puntoacapo 2018); Ponti sdarrupatu (Il crollo del ponte, Passigli 2021). Per la Casa della Poesia Al Trotter di Milano cura una rubrica dedicata alla poesia scritta nelle lingue di minoranza in Italia. Ha organizzato per quattro anni dei laboratori di scrittura poetica per bambini delle scuole primarie negli istituti di Lecco e Gallarate. Giovanna Sommariva è nata a Saronno (VA) nel 1948. Vive a Rovello Porro (CO). Scrive nel dialetto paterno: il milanese. Ha pubblicato: Cinq ghej de pù ma ross, Des ghej de pù ma ross, Ross e quatter gott de bel temp, L’aderenza del cafè, Dodes tucc mas’c (puntoacapo 2021). Ha collaborato alla traduzione in dialetto meneghino della silloge di Claudio Pagelli, Campo 87 (puntoacapo 2021).

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    46 分
  • NEI MEANDRI DEL MOSTRO DI FIRENZE | Catia Simone dialoga con Davide Pulici
    2025/03/28
    GIANO PH APS | RADIO GIANO PH | BLOG Giano PH presentano:

    Nei meandri del mostro di Firenze | Catia Simone dialoga con Davide Pulici

    Quando ci si addentra in un labirinto, si ha bisogno di un filo. “A meno che non ci si sia proposti di andare errando per non tornare mai alla luce”. Quello che mi pareva più semplice fare, allorché le cose negli scorsi mesi (stimoli esterni, interni, sincronicità suggestive) mi hanno spinto in maniera impellente in una determinata direzione, che era la direzione del caso criminale del Mostro di Firenze, era riprendere i capi di un discorso che avevo abbozzato diversi anni prima, in un numero di Nocturno, in cui avevo scritto qualcosa a proposito dei film e delle fiction realizzate sull’argomento. Vedevo la possibilità di seguire il fatidico filo di cui sopra, e di dipanarlo muovendo dal cinema e dalla finzione (nel senso più vasto del termine: quindi serie e speciali tv, ma anche letteratura e fumetti) per agganciare quella realtà che li aveva generati. Che era l’unica posizione da cui mi tentava muovere e che pensavo di poter governare tra i meandri di questa storia, senza sbandare e senza perdermi nel buio. (Davide Pulici)

    Musiche originali con licenza d’uso Epidemic Sound

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    54 分

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