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This audiobook examines the media and cultural responses to the awful crimes of Brady and Hindley, whose murders provided a template for future media reporting on serial killers. It discusses the nature of evil and psychopaths and how they are represented in film, drama, novels and art. It also questions the ethics of the 'serial killing industry' and how the modern cultural fixation on celebrity has extended to serial killers and it explores the impact on the journalists and police officers from being involved in such cases including some interviews with them.

Carceri, la giustizia da ricostruire: Lo Stato in ginocchio, di Ezio Mauro; Santa Maria Capua Vetere, pestaggi in carcere. Cartabia: "Sconcertata da quel video, ogni frame calpesta la Costituzione", di Liana Milella; Carceri. Errori e allarmi inascoltati Così Bonafede ignorò le violenze sui detenuti, di Giuliano Foschini; Santa Maria Capua Vetere, il pestaggio fu una rappresaglia. Ecco da chi partirono gli ordini, di Conchita Sannino; Punire o salvare: il dilemma della giustizia, di Gustavo Zagrebelsky; Giustizia, serve coraggio sulle carceri, di Tito Boeri Roberto Perotti.

Si scriveranno tante storie della pandemia, ma questa è una controstoria. Diranno che siamo vittime, ma non siamo senza colpe. Diranno che l'isolamento ci ha salvato, ma è stato una selezione. Ha tagliato fuori gli anziani." "Stiamo attraversando un'epidemia e curiamo quelli che costano meno, lasciamo perdere i vecchi, perché costano di più. Distinguiamo tra le morti 'inaccettabili', perché i pazienti sono giovani e intelligenti, e le morti 'accettabili', perché i malati sono vecchi, hanno altre patologie, o sono dementi.

I vaccini? Provocano l'autismo. Le scie degli aerei? Veleno per alterare il clima. Gli attacchi dell'11 settembre? Una messinscena degli americani. La Luna? Non ci siamo mai andati. La Terra? È piatta. Ciò che fino a ieri era considerato da tutti vero e accertato, all'improvviso viene messo in discussione, mentre in molti ambiti della vita i fatti perdono sempre più valore a favore di credenze irrazionali, pregiudizi e cospirazioni.

Questo libro inizia con un episodio dell'Eneide: il naufragio dei Troiani sulle coste di Cartagine (nei pressi dell'odierna Tunisi, nel canale di Sicilia) mentre sono diretti in Italia. Enea e i suoi vengono accolti dalla regina Didone in nome dell'umanità e del rispetto verso gli dèi, perché le frontiere si chiudono di fronte agli aggressori, non ai naufraghi. Scrive Bettini: "Ci sono troppi dispersi nel mare che fu di Virgilio, troppi cadaveri che fluttuano a mezz'acqua perché quei versi si possano ancora leggere solo come poesia. Sono diventati cronaca".

Gli insegnamenti che arrivano dal Giappone sono più attuali che mai, anche in Occidente. Ma in cosa consiste esattamente lo spirito giapponese? Wa significa armonia, ma come tutte le parole giapponesi evoca molto di più. Wa è infatti tutto ciò che è mite, sereno e moderato, ma è anche tutto ciò che è giapponese. Wa è un prefisso, che come un sigillo si applica sulle cose e sui concetti. Tramite Wa, il Giappone ci insegna la sua più grande lezione: che la bellezza, la gioia e il senso civile si costruiscono con grande impegno.

Per centinaia di anni è stato un luogo comune: le donne sono il sesso debole, inferiore. Sono fisicamente più deboli, meno intelligenti, subordinate per natura. Persino uno studioso del calibro di Charles Darwin afferma che le donne si collocano a un gradino più basso dell'evoluzione, e per decenni gli scienziati - tutti uomini, ovviamente - hanno portato prove a sostegno di questa tesi. Che si tratti di intelligenza o emotività, di capacità di apprendere o di comportamento, la scienza ha continuato a dirci che uomini e donne sono sostanzialmente diversi.

Con "El legado de los monstruos" Ignacio Padilla quiere pensar el poder de los miedos para proyectarse en imágenes. Analiza entonces los artefactos y maquinarias que caracterizan a esa producción de los temores en la mitología, la ficción literaria y otras representaciones sociales. De ahí surge la idea de un "mercado pánico" como lugar de cruce en una economía del miedo ("recurso escandalosamente renovable"). Y se plantean las preguntas: ¿Por qué desde hace milenios consumimos tantos espantos reelaborados? ¿Qué motivaciones traen a nuestras vidas?

Rebecca Solnit ist eine der wichtigsten feministischen Denkerinnen unserer Zeit. Ihr Essay "Wenn Männer mir die Welt erklären" hat weltweit für Furore gesorgt: Scharfsinnig analysiert Solnit männliche Arroganz, die die Kommunikation zwischen Männern und Frauen erschwert. Voller Biss, Komik und stilistischer Eleganz widmet sie sich in ihren Essays dem augenblicklichen Zustand der Geschlechterverhältnisse. Ein Mann, der mit seinem Wissen prahlt, in der Annahme, dass seine Gesprächspartnerin ohnehin keine Ahnung hat - jede Frau hat diese Situation schon einmal erlebt.

Este libro es una extraordinaria guía acerca de las sectas, grupos que exigen de sus miembros una convicción, devoción y dedicación que pueden perjudicar, hasta extremos realmente peligrosos, tanto a los adeptos como a sus allegados y familiares.

El ingenio de Millás y la sabiduría de Arsuaga unidos para contar la vida como la mejor de las historias.

Hace 13.000 años la evolución de las distintas sociedades humanas comenzó a tomar rumbos diferentes. La temprana domesticación de animales y el cultivo de plantas silvestres en el Creciente Fértil, China, Mesoamérica y otras zonas geográficas otorgó una ventaja inicial a sus habitantes. Sin embargo, los orígenes localizados de la agricultura y la ganadería son solo una parte de la explicación de los diferentes destinos. Las sociedades que superaron esta fase de cazadores-recolectores se encontraron con más probabilidades de desarrollo, supervivencia y poder bélico.

La guerra eterna entre lo masculino y lo femenino que marcó el origen y el devenir de la civilización, desde la revolución agrícola hasta la industrial, desde las antiguas mitologías hasta las estrategias de comunicación masiva, desde los tiempos lejanos en que la divinidad era mujer hasta la guerra de los dioses en que los hombres tomaron el poder. Paz en la guerra de los sexos es un viaje a través de la historia y del universo, desde las profundidades más místicas hasta las más mundanas.

Robert Greene versteht es auf meisterhafte Weise, Weisheit und Philosophie der alten Denker für Millionen von Lesern auf der Suche nach Wissen, Macht und Selbstvervollkommnung zugänglich zu machen. In seinem neuen Buch ist er dem wichtigsten Thema überhaupt auf der Spur: Der Entschlüsselung menschlicher Antriebe und Motivationen, auch derer, die uns selbst nicht bewusst sind. Der Mensch ist ein Gesellschaftstier. Sein Leben hängt von der Beziehung zu Seinesgleichen ab.

Rudolf Eisler stellte schon vor über 100 Jahren fest: "Die organisierten Massen haben zu allen Zeiten eine wichtige Rolle im Völkerleben gespielt, niemals aber in solchem Maße wie heute. Die unbewusste Wirksamkeit der Massen, die an die Stelle der bewussten Tatkraft der einzelnen tritt, bildet ein wesentliches Kennzeichen der Gegenwart." Eine Masse von Intellektuellen ist nicht besser als eine Masse von Proletariern. Eine Masse ist immer nur Gefühlen und einfachen Parolen zugänglich, niemals der Logik.

Das erste Sachhörbuch des Bestsellerautors: die Menschheitsgeschichte von Tastaturen über Hotdogs bis zur Schönheit des Sonnenuntergangs in der Review. John Green verbindet sein eigenes Leben mit den großen Fragen der Menschheit: Was hat ein Teddybär mit Macht und Ohnmacht zu tun oder das Googeln mit unserer Endlichkeit? Mit seinem Blick für Seltsames, Wichtiges und Überraschendes bewertet John Green die menschengemachte Gegenwart auf einer Skala von 1 bis 5. Das Anthropozän ist das aktuelle Erdzeitalter, in dem wir den Planeten grundlegend verändern.

WAS KOMMT NACH DEM SHOPPEN? ÜBER DIE ZUKUNFT UNSERES KONSUMS. Die Pandemie hat uns vorübergehend auf einen kalten Konsum-Entzug gesetzt. Doch sie hat uns nicht geheilt. Wir kaufen einfach immer weiter - auch Dinge, die wir eigentlich nicht brauchen. Was treibt uns dazu? Und was verändert sich gerade? Trendforscher Carl Tillessen nimmt uns mit hinter die Kulissen einer globalen Maschinerie, deren Erfolg vor allem auf Manipulation und Ausbeutung basiert.

Il nostro mondo è fondato sul lavoro. Non solo esso garantisce la produzione e il consumo di beni e servizi più o meno essenziali, non solo è parte fondante della retorica politica, non solo occupa buona parte del nostro tempo. No. Il lavoro ci definisce come esseri umani, circoscrive le nostre aspirazioni e i nostri sogni, definisce le nostre abitudini, i nostri valori, il nostro benessere (o malessere) fisico e mentale. Ma non è sempre stato così, anzi, James Suzman dimostra che i nostri antenati cacciatori-raccoglitori lavoravano molto meno di noi.

"Una delle disgrazie del nostro paese, negli ultimi sessant'anni, è stata proprio di non avere avuto veri nemici. Avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell'affrontarlo, il valore nostro. Pertanto, quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo."

Nel "Manuale dell'uomo sociale" troverete le instantanee di inizio secolo. Un'epoca sospesa e vagamente ottimista, appena prima alla crisi finanziaria del 2008 e alla lunga crisi economica che avrebbe segnato gli anni Dieci. Riconoscerete l'Italia ormai abituata a internet, ma sempre ossessionata dai cellulari e dai primi smartphone. Sentirete l'aria economica che cambia: stretti tra stipendi balcanici e prezzi scandinavi, molti connazionali stentavano (per fortuna c'erano le case dei genitori, gli aperitivi abbondanti, gli outlet e i voli low-cost).