Fobia scolare: campanelli d'allarme e strategie di intervento
Con i termini “Fobia scolare”, “Fobia scolastica” o “Rifiuto scolastico” si indica una condizione di paura ed intenso disagio caratterizzata da un atteggiamento di opposizione o resistenza nei confronti dell’ambiente scolastico da parte di un bambino o di un adolescente. La fobia scolare esordisce con maggior frequenza in concomitanza con i passaggi di ciclo scolastico: agli inizi della scuola primaria, della scuola secondaria di primo o di secondo grado, in relazione ai timori connessi all’adattamento al nuovo ambiente, ai nuovi compagni ed insegnanti ed alle crescenti richieste scolastiche. Nelle più precoci fasi dell’età evolutiva, il rifiuto scolare rappresenta una delle più comuni manifestazioni di Disturbo d’ansia di separazione. Nelle successive fasi dello sviluppo è più spesso legata alla preoccupazione relativa alla prestazione scolastica e si caratterizza per un’elevata paura di sbagliare, di ricevere voti negativi, di deludere le aspettative dei genitori e di fare una brutta figura davanti ai compagni. In alcuni casi al rifiuto scolare si associa o fa seguito un progressivo isolamento sociale, che compromette significativamente il funzionamento globale dell’adolescente, configurando un quadro clinico che richiede spesso un intervento intensivo e multidisciplinare. E’ evidente come la fobia scolare differisca di gran lunga dalle situazioni di assenza ingiustificata da scuola e richieda pertanto di essere tempestivamente riconosciuta e trattata.
La terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata efficace nel ridurre l’intensità della sintomatologia ansiosa e nel favorire la graduale ripresa della frequenza scolastica. La Scuola, unitamente alla famiglia, riveste un ruolo fondamentale nel percorso di cura di bambini e adolescenti con fobia scolare. L’incontro ha l’obiettivo di presentare la Fobia scolare sotto il profilo epidemiologico, clinico ed eziopatogenetico, con particolare riguardo alle diagnosi differenziali e/o alle eventuali comorbidità, in modo tale da apprendere come orientarsi nella fase di assessment. I partecipante saranno inoltre in grado di riconoscere i principiali fattori prognostici ed avranno una conoscenza di base dei principali interventi terapeutici applicabili. Verrà infine fatto riferimento all’importanza del coinvolgimento della Scuola a livello preventivo e di prevenzione delle ricadute.
Dott. Silvia Chiaro
Medico specialista in Neuropsichiatria Infantile, abilitata all’esercizio della Psicoterapia. Allieva del Training di perfezionamento in psicoterapia cognitivo-comportamentale di Studi Cognitivi. Esercita la libera professione presso il Centro Clinico Studi Cognitivi di Firenze e presso il Centro Sinapsy di Firenze.
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/eventi/20220929-firenze-pratica-teoria/
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