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"Josafat" és una novel·la que neix en la polèmica i respon també a una voluntat polèmica: des d'una concepció plenament modernista de l'home i del món ataca directament determinades qüestions morals.

A "La gran caiguda", Peter Handke ens porta a seguir a un personatge durant les seves aventures per la ciutat. El protagonista, un actor experimentat, desperta a casa d'una dona desconeguda. No recorda com o per quin motiu ha arribat allà. Començará a caminar sense rumb per la ciutat a l'espera del rodatge que comença el dia següent, i durant el seu camí es trobará a tot un conjunt de personatges a partir dels quals en Peter Handke parla de temes com la memória, la identitat i el passar del temps.

Als die Ich-Erzählerin, eine zurückgezogen in New York City lebende Schriftstellerin, ihren besten Freund verliert, bekommt sie überraschend dessen Hund vermacht. Apollo ist eine riesige Dogge, die achtzig Kilo wiegt. Ihr Apartment ist eigentlich viel zu klein für ihn, außerdem sind Hunde in ihrem Mietshaus gar nicht erlaubt. Aber irgendwie kann sie nicht Nein sagen und nimmt Apollo bei sich auf, der wie sie in tiefer Trauer ist. Stück für Stück finden die beiden gemeinsam zurück ins Leben. Ein Hörbuch über Liebe, Verlust und Freundschaft - und die tröstliche Verbindung zwischen Mensch und Hund.

Storie viste dal marciapiede, dal basso di chi nei luoghi sta. Cartoline, brevi lettere, trenta racconti scritti come si fa quando si parte per davvero e si racconta una storia a qualcuno che si ama. Con lo stesso titolo era già uscito un altro racconto di Erri De Luca, alla fine degli anni Novanta. In quell'edizione c'erano le storie dei suoi viaggi nella Bosnia in guerra, nel pieno della Guerra civile jugoslava. In questo altro Pianoterra quelle storie non ci sono quasi più. Resta però identica la prospettiva di chi guarda. Perché questo audiolibro è un "atto di residenza".

"Quella di cui godevo in quei giorni afosi, camminando sui larghi marciapiedi di viale Manzoni e di via Merulana al riparo del fogliame dei platani, era indubbiamente una felicità partorita da un'illusione: l'illusione di un piccolo numero di strade e incroci capace di suggerirmi la sensazione, razionalmente insana, che esistesse per me, come di farmi sentire a casa, qualunque disastro fosse in corso o mi pendesse sulla testa..."

Luca Doninelli intreccia quattro storie ambientate nella Milano contemporanea, legate dal bisogno dei protagonisti di scoprire la propria identità, oltre l'immagine che gli altri (o essi stessi) hanno costruito loro attorno. Una ragazza scontenta della sua normalità comincia a immaginare di essere stata un ragazzo poi diventato una ragazza. Una giovane donna lesbica, che rimane turbata e incuriosita da un uomo che si è innamorato di lei, ha una storia di sesso con lui, poi lo abbandona ma non riesce a dimenticare il suo sguardo.

La luce lo sveglia. Per un attimo pensa di essere a casa, poi sente la gamba informicolita e la maglietta incollata alla schiena dal sudore freddo. È disteso su tre poltroncine. Alza gli occhi, la discoteca è sgombra. Un estuario di luce l'empie dalla porta di sicurezza spalancata. In mezzo alla pista, un ometto, impegnato a lustrare il finto alabastro con uno spazzolone, vede questo tipo che si sveglia sconvolto, che si gratta la testa: "Buongiorno, eh!" gli ride di laggiù. Il Mella si alza, si stira, che è successo, già le sei, le sette?

Una famiglia del Nord Italia, tra l'inizio di un secolo e l'avvento di un altro. I Sartori, quattro generazioni, dal 1917 al 2012, dal Friuli rurale alla Milano contemporanea, dalle guerre mondiali alla ricostruzione alla globalizzazione, dal lavoro nei campi alle scrivanie delle multinazionali. Romanzo storico e corale, vasto ritratto narrativo del Novecento italiano, forse il primo di uno scrittore sotto i quarant'anni, il racconto dei Sartori affronta il fardello di un'eredità che sembra andata in malora. Se gli errori e le sfortune dei padri ricadono sui figli, come liberarsene?

"Si sorprende di scorgere la punta di un timpano di Santa Croce che si conficca nel cielo nero, abbassa gli occhi come a riparare lo sguardo nella pace di un lembo di piazza e intanto pensa che davvero Firenze è infinita, e si potrebbe andare avanti e girarla in lungo e in largo per giorni, con la certezza che di Sante Croci ce ne sono almeno cento (e di punti da cui sbirciarla, mille) e chissà quante vie dei Pepi ancora da scoprire, una babele di marmo e torri dalla testa mozza." E dopo Santa Croce c'è San Miniato, il Cimitero degli Inglesi e il Forte Belvedere, borgo Pinti.

Tra i bambini della Tonnara, un quartiere povero di Palermo, Saro spicca per la sua intelligenza. Ha solo dieci anni ma sogna in grande: vuole fare il carabiniere come suo zio Mario, nonostante l'odio che il padre nutre per quell'uomo e per la divisa che indossa. Il migliore amico di Saro, Carmelo, detto 'u Cinese, è un tredicenne affetto da sindrome di Down, che vive in una povera casa insieme alla nonna. I loro giorni trascorrono in strada, tra giochi sotto il sole, le angherie dei ragazzi più grandi e piccoli furti, quando la fame si fa sentire. Finché una sera tutto cambia.

Chi vive a Taranto è stanco di sentir parlare di Ilva, tanto nulla cambierà mai. Mezzo secolo fa la fabbrica ha strappato la città di pescatori alla povertà assicurando lavoro e benessere, e anche oggi la città di uomini pensa di non poter fare a meno della città di acciaio. Così, tutto diventa normale: la polvere nera si spazza via, il divieto di giocare nei parchi appare come una cautela eccessiva, i morti si seppelliscono. Si va avanti. È in questa Taranto malata e impotente che, nell'estate del 2009, fa ritorno Daniela Spera, dopo alcuni anni trascorsi a Parigi.

Come si fa a dimenticare a comando? Com'è possibile perdere per strada la memoria di una storia, se prima non si ha la pazienza di recuperarla passando al setaccio tutto quanto l'ha riempita da venticinque anni a questa parte? È quello che si accinge a fare lo Scrittore, seduto su una sedia all'inizio della Rambla e proprio nessuna voglia di scrivere e di vivere come gli altri. Contraltare di questa sua volontà di oblio programmatico e globale è la figura cicciuta e tracagnotta dell'especialista, un docente universitario "che di sé non ha mai saputo niente di essenziale.

Louis Ives è un giovane professore di belle speranze, romantico, colto e desideroso di somigliare ai personaggi di Fitzgerald e Maugham. Peccato che, a causa della sua fissazione per il travestitismo, venga sorpreso con indosso il reggiseno di una collega e licenziato dalla scuola di provincia dove insegna. Giunto a Manhattan, scopre che la prima sfida sarà quella di trovare un appartamento dall'affitto contenuto e il coinquilino giusto con cui dividerlo. Finisce così in uno squallido buco dell'Upper East Side con lo stralunato Henry Harrison, ex attore e commediografo fallito.

Prof is an ex-prisoner, activist and retired academic, who resolves to live a life of darkness after his release from prison. He holes up in his apartment, pushing away friends and family, and embraces his status as an urban legend in the neighborhood until a knock at the door shakes his existence. His visitor is Desire, an orphan and final year student, who has grown up idolizing Prof, following a fateful encounter in her hometown of Maroko, Nigeria as a child. Tentatively, the two begin to form a bond, as she returns every night at 9 p.m. to see him.

This richly imagined collage of interconnected stories follows Prosperous and Agu and the motley community of Nigerian expats who gather at their apartment each week. Their reality is one of dashed hopes, twisted love, and the pain of homesickness, even as they fight to make their way in this new world. Better Never than Late is a layered and affecting portrayal of the everyday absurdities and adversities of migrant life.

Yumi Parr is the new project coordinator of a Manhattan design agency. Set apart from her coworkers by their race, salaries, alma maters, perfect teeth, and waistbands, Yumi bears their grunt work. After one microaggression too many, she decides to implement a change. Either senior white employees with their mouthfuls of wokespeak will comply or Yumi will learn a difficult lesson about the realities of modern business culture.

Thomas Ransom, born to a severely dysfunctional Southern family transplanted to New York City, is left to his own devices by neglectful parents and spends his childhood shadowing his criminally inclined half brother and roaming the city with hard-drinking teenage pals. He eventually finds an outlet as the flamboyant singer of a downtown rock band, and later as the young editor of the Detroit-based magazine that invented punk, only to return to New York, at the height of the 1970s bacchanal, and crash. 

Addy Loest is harbouring a secret - several, in fact. Dedicated overthinker, frockaholic and hard-partier, she’s been doing all she can to avoid the truth for quite some time. A working-class girl raised between the Port Kembla Steelworks and the surf of the Illawarra coast, Addy is a fish out of water at the prestigious University of Sydney. She’s also the child of German immigrants, and her broken-hearted widower dad won’t tell her anything about her family’s tragic past.

After 10 years in London, working in a stressful City firm, Liv O’Neill returns home to Sandycove, a picturesque seaside village, just outside Dublin to care for her mother after a fall. Whilst Liv reconnects with friends and family, she is amazed by Sandycove’s thriving community spirit with its artisan shops, delis and cafes - it’s not quite the place she left behind. As village life begins to creep under her skin, Liv is forced to confront the things that drove her away. Can Liv balance her past, present and future and find her own happy place?

What will be will be. Belinda Marshall’s idyllic teenage life in Brittany, France, fell apart when her parents dramatically separated and her mother took her back to England. Fast forward 35 years when Belinda’s world is once again turned upside down. It’s the week before Christmas and her employer 'surprises’ Belinda by asking for her help to rejuvenate their latest investment, a run-down campsite in Brittany.