エピソード

  • Ep. 72 TackPay la mancia digitalizzata
    2025/07/19

    Il presente rapporto offre una panoramica approfondita delle mance destinate al personale di pulizia negli hotel, analizzandone l'evoluzione storica, le usanze globali e i sistemi di riscossione. Storicamente, la mancia è passata da un gesto discrezionale a una componente cruciale del reddito, in particolare negli Stati Uniti, dove è intrinsecamente legata alla struttura salariale. Le pratiche variano notevolmente a livello globale, con alcune regioni in cui la mancia è attesa e altre in cui è considerata insolita o persino offensiva.

    L'avvento della società senza contanti ha avuto un impatto significativo sui metodi tradizionali di mancia, portando a un notevole calo delle mance in denaro contante e rendendo indispensabile l'emergere di soluzioni digitali. Questo cambiamento ha posto sfide significative per il personale di prima linea, che storicamente faceva molto affidamento su queste gratifiche. In risposta a queste sfide, piattaforme innovative come Tackpay stanno ridefinendo la gestione delle mance nel settore dell'ospitalità. Tackpay, in particolare, si distingue per la sua capacità di migliorare la trasparenza, l'equità e l'efficienza nella raccolta e distribuzione delle mance, offrendo una soluzione moderna ai problemi di lunga data del settore.



    La mancia, o "gratuity", è definita come una modesta somma di denaro che viene tradizionalmente lasciata, oltre il costo del servizio dovuto, come ricompensa diretta per un servizio ricevuto. Questa pratica è particolarmente diffusa nel settore alberghiero e della ristorazione. Sebbene in molti paesi europei, inclusa l'Italia, la mancia rimanga in gran parte a discrezione del cliente, la sua importanza varia considerevolmente a livello globale.


    Per il personale di pulizia degli hotel, le mance rappresentano una forma vitale di apprezzamento, spesso integrando quello che può essere un salario base modesto. Al di là della semplice compensazione, la prospettiva di ricevere mance funge da potente incentivo, motivando il personale a mantenere elevati standard di servizio e a prevenire l'autocompiacimento. Il recente e rapido declino nell'uso del contante, notevolmente accelerato dalla pandemia di COVID-19, ha inferto un "duro colpo" ai lavoratori dell'ospitalità in prima linea, inclusi gli addetti alle pulizie, che storicamente facevano molto affidamento su queste gratifiche in contanti come parte sostanziale del loro reddito. Questo cambiamento sottolinea l'urgente necessità di meccanismi alternativi per la gestione delle mance.


    Un aspetto fondamentale da comprendere è il modo in cui la mancia, in alcuni contesti, si è trasformata in una sorta di "sussidio salariale nascosto", con implicazioni significative per le relazioni lavorative. Negli Stati Uniti, ad esempio, i dipendenti che ricevono mance, inclusi gli addetti alle pulizie, spesso percepiscono un salario base molto basso, che a livello federale può essere di appena 2,13 dollari all'ora. I datori di lavoro sono legalmente tenuti a coprire la differenza solo se le mance non portano il reddito totale al salario minimo standard. Questa struttura sposta efficacemente una parte significativa dell'onere salariale dal datore di lavoro direttamente sul cliente. Tale meccanismo crea un contratto sociale unico e spesso controverso. Il cliente, piuttosto che il datore di lavoro, diventa il principale finanziatore di una gran parte del reddito del dipendente. Ciò può portare a diversi esiti negativi, tra cui il "senso di stanchezza da mancia" (tip fatigue) tra i clienti, che possono sentirsi sotto pressione o obbligati a pagare una parte del salario di un dipendente, piuttosto che offrire una ricompensa discrezionale per un servizio eccezionale. Inoltre, la forte dipendenza dalle mance rende il reddito dei dipendenti imprevedibile, influenzando la loro pianificazione finanziaria e la capacità di qualificarsi per prestiti o mutui.



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  • Ep. 71 Incassi hotel: centralizzazione diretta e prepagamenti
    2025/07/17

    Il panorama digitale ha rivoluzionato profondamente il settore dell'ospitalità, trasformando le modalità di prenotazione e pagamento. Le Online Travel Agencies (OTA) sono emerse come intermediari dominanti, offrendo agli hotel una visibilità senza precedenti e un ampio accesso al mercato globale. Tuttavia, questa crescente dipendenza ha sollevato interrogativi cruciali riguardo al controllo finanziario, all'efficienza operativa e alla sicurezza dei dati per le strutture ricettive.

    La gestione degli incassi, in questo contesto evoluto, non può più essere considerata una mera funzione amministrativa. È diventata un pilastro strategico che incide direttamente sulla redditività, sulla liquidità e sulla resilienza finanziaria di un hotel. Una gestione inefficace può erodere significativamente i margini di profitto, aumentare i rischi operativi e compromettere la stabilità economica complessiva della struttura.

    Questo report si propone di analizzare in profondità le ragioni per cui la centralizzazione della gestione degli incassi è diventata un imperativo strategico per gli hotel moderni. Verrà condotto un confronto dettagliato con la prassi comune di delegare tale funzione alle OTA, esaminando i pro e i contro di ciascun approccio al fine di fornire una base solida per decisioni informate. La digitalizzazione, pur offrendo maggiore visibilità e accesso al mercato tramite le OTA, ha parallelamente creato un'intermediazione che può diluire il controllo diretto dell'hotel. La centralizzazione degli incassi emerge come una risposta strategica per riequilibrare questa dinamica, consentendo alle strutture di sfruttare i benefici del digitale, come l'automazione e l'efficienza, senza subirne gli svantaggi, quali la perdita di controllo e i costi nascosti. Questa tendenza riflette un movimento più ampio nel settore dell'ospitalità verso una "disintermediazione" strategica, dove gli hotel cercano attivamente di riappropriarsi della relazione diretta con il cliente e del pieno controllo sui propri flussi di cassa.



    La centralizzazione degli incassi, come delineato dal metodo Mind Lab Hotel, rappresenta un approccio sistematico volto a consolidare tutti i flussi di pagamento in un unico sistema di gestione. Questo include sia gli incassi derivanti dal booking engine diretto dell'hotel e dai preventivatori, sia quelli generati tramite le OTA. L'obiettivo primario di questo metodo è garantire sicurezza, efficienza e automazione nei processi di pagamento, ponendo al centro l'ottimizzazione dell'esperienza operativa dell'hotel.


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  • Ep. 70 Pagamenti al Check in o al Check out
    2025/07/13

    Il settore dell'ospitalità sta attraversando una significativa trasformazione nel panorama dei pagamenti. Storicamente, il modello tradizionale di pagamento al check-out ha rappresentato la norma prevalente, principalmente per facilitare la liquidazione di eventuali addebiti accessori sostenuti durante il soggiorno di un ospite. Tuttavia, i rapidi progressi nelle tecnologie di pagamento digitale, uniti alla crescente globalizzazione dei viaggi e all'evoluzione delle aspettative dei consumatori, stanno sfidando in modo fondamentale queste pratiche consolidate. Il presente rapporto si propone di analizzare le complesse dinamiche dei sistemi di pagamento alberghieri, fornendo un esame approfondito dei vantaggi e degli svantaggi associati sia ai modelli di pagamento al check-in che al check-out. Offrirà inoltre un'analisi dettagliata delle attuali tendenze globali e delle preferenze di pagamento, culminando in un'esplorazione mirata del contesto unico del mercato italiano.

    Questo rapporto completo è stato concepito per raggiungere diversi obiettivi chiave. Il suo scopo è fornire un'analisi approfondita del pagamento al check-in, dettagliando meticolosamente i suoi benefici e svantaggi sia per gli operatori alberghieri che per i loro ospiti. Si propone inoltre di investigare l'impatto specifico della richiesta di pagamento anticipato sul comportamento degli ospiti, con particolare attenzione a come essa possa influenzare le decisioni relative alle partenze anticipate, specialmente in presenza di circostanze impreviste come condizioni meteorologiche avverse. Il rapporto mira a mappare e interpretare le attuali tendenze globali di pagamento e le preferenze emergenti all'interno dell'industria dell'ospitalità, evidenziando le variazioni regionali. Infine, intende offrire una chiara spiegazione della persistente prevalenza del pagamento al check-out in Italia, esplorando i fattori operativi, fiscali e culturali sottostanti che contribuiscono a questa pratica. L'obiettivo ultimo è fornire raccomandazioni strategiche volte all'ottimizzazione dei processi di pagamento, migliorando così l'efficienza operativa, massimizzando i flussi di entrate e aumentando significativamente la soddisfazione complessiva degli ospiti.



    Questa sezione esamina in dettaglio i pro e i contro del pagamento completo al check-in, distinguendo gli impatti su hotel e clienti.



    Il pagamento al check-in, in particolare nella sua forma di prepagamento o pagamento completo all'arrivo, offre agli hotel vantaggi finanziari e operativi significativi. Una delle principali attrattive è la garanzia dei ricavi e la protezione dal fenomeno del "no-show", ovvero quando un cliente prenota una camera ma non si presenta. Richiedere il pagamento anticipato o un deposito sostanziale riduce notevolmente il rischio finanziario associato a cancellazioni dell'ultimo minuto o prenotazioni non onorate. Le tariffe prepagate, spesso non rimborsabili, assicurano il mantenimento dei ricavi anche se i piani degli ospiti cambiano. La distinzione tra "caparra", un deposito che può essere trattenuto dall'hotel in caso di disdetta, e "acconto", un anticipo generalmente rimborsabile, è fondamentale in questo contesto, con la caparra che offre una garanzia più solida.






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  • Ep. 69 Turismo congressuale: Analisi e Trend
    2025/07/05

    Il settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions) rappresenta una componente dinamica e di elevato valore aggiunto all'interno dell'industria turistica globale. La sua influenza si estende ben oltre la semplice fornitura di spazi e pernottamenti, generando un significativo indotto economico che abbraccia la logistica, le tecnologie avanzate, la ristorazione di qualità, i servizi di supporto e una vasta gamma di attività complementari. Questa complessa filiera contribuisce in maniera sostanziale all'economia delle destinazioni ospitanti, fungendo da catalizzatore per lo sviluppo locale e nazionale.

    Per l'Italia, il turismo congressuale si configura come un motore strategico di primaria importanza. Esso non solo contribuisce in modo decisivo alla destagionalizzazione dei flussi turistici, mitigando la dipendenza dalle alte stagioni e garantendo un'occupazione più stabile per le strutture ricettive, ma attira anche un segmento di viaggiatori caratterizzato da un'elevata capacità di spesa. Questi delegati, spesso professionisti e decision-maker, non solo investono direttamente in servizi congressuali e alberghieri, ma generano anche un consumo significativo nel commercio locale, nella ristorazione e nelle attività culturali e ricreative. Inoltre, il MICE promuove l'immagine del Paese come centro di conoscenza, innovazione e scambio intellettuale, rafforzando la sua reputazione a livello internazionale. La sua intrinseca resilienza, dimostrata nella ripresa post-pandemica, e la capacità di generare valore a lungo termine, lo rendono un pilastro fondamentale per la competitività complessiva del sistema Paese.



    Questa sezione approfondisce le recenti performance del settore MICE in Italia, il suo posizionamento a livello internazionale e le dinamiche geografiche interne che ne caratterizzano lo sviluppo.



    Il turismo congressuale italiano sta vivendo una fase di forte espansione, con indicatori che ne attestano la robusta crescita. Nel 2024, si è registrato un incremento dell'8,2% nel numero di eventi rispetto all'anno precedente, generando un impatto economico complessivo di oltre 11,7 miliardi di euro. Parallelamente, il numero di partecipanti è aumentato del 7,8%, raggiungendo quasi 30 milioni di persone, e le presenze totali hanno toccato quota 47,2 milioni, con un notevole incremento del 12,9%.


    Questa traiettoria di crescita consolida la ripresa del settore iniziata nel 2022, quando la meeting industry italiana aveva già recuperato oltre il 70% degli eventi rispetto al 2019, l'ultimo anno di riferimento pre-pandemico, con un totale di 303.689 eventi, segnando un impressionante +251,3% rispetto al 2021. Tale andamento positivo si è protratto e rafforzato nel 2023 e nel 2024, confermando la "rivincita" del settore MICE italiano dopo le sfide imposte dalla pandemia.


    Le ricadute economiche di questa espansione sono evidenti. Nel 2022, la spesa per i viaggi d'affari in Italia ha rappresentato il 14,5% degli introiti turistici internazionali, superando il livello del 13,1% registrato nel 2019 e contribuendo a un aumento complessivo degli introiti del +10,4%. Questo dimostra che la crescita attuale non è una semplice ripresa, ma una riposizionamento strategico del Paese nel panorama globale del MICE. L'Italia sta attivamente capitalizzando sulle proprie eccellenze per affermarsi come una destinazione congressuale di riferimento a livello mondiale. La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l'impegno del governo nel "mettere gli operatori nelle migliori condizioni per lavorare" e nel "aumentare le strutture alberghiere e i centri congressi sempre all'insegna della qualità". Questo approccio suggerisce una visione strategica e investimenti mirati, sia da parte pubblica che privata, volti a consolidare e ampliare il primato acquisito, non solo recuperando il terreno perduto, ma migliorando attivamente la posizione competitiva globale.




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    7 分
  • Ep. 68 Mance e etica
    2025/07/04

    Il presente rapporto offre una panoramica approfondita delle mance destinate al personale di pulizia negli hotel, analizzandone l'evoluzione storica, le usanze globali e i sistemi di riscossione. Storicamente, la mancia è passata da un gesto discrezionale a una componente cruciale del reddito, in particolare negli Stati Uniti, dove è intrinsecamente legata alla struttura salariale. Le pratiche variano notevolmente a livello globale, con alcune regioni in cui la mancia è attesa e altre in cui è considerata insolita o persino offensiva.

    L'avvento della società senza contanti ha avuto un impatto significativo sui metodi tradizionali di mancia, portando a un notevole calo delle mance in denaro contante e rendendo indispensabile l'emergere di soluzioni digitali. Questo cambiamento ha posto sfide significative per il personale di prima linea, che storicamente faceva molto affidamento su queste gratifiche. In risposta a queste sfide, piattaforme innovative come Tackpay stanno ridefinendo la gestione delle mance nel settore dell'ospitalità. Tackpay, in particolare, si distingue per la sua capacità di migliorare la trasparenza, l'equità e l'efficienza nella raccolta e distribuzione delle mance, offrendo una soluzione moderna ai problemi di lunga data del settore.



    La mancia, o "gratuity", è definita come una modesta somma di denaro che viene tradizionalmente lasciata, oltre il costo del servizio dovuto, come ricompensa diretta per un servizio ricevuto. Questa pratica è particolarmente diffusa nel settore alberghiero e della ristorazione. Sebbene in molti paesi europei, inclusa l'Italia, la mancia rimanga in gran parte a discrezione del cliente, la sua importanza varia considerevolmente a livello globale.


    Per il personale di pulizia degli hotel, le mance rappresentano una forma vitale di apprezzamento, spesso integrando quello che può essere un salario base modesto. Al di là della semplice compensazione, la prospettiva di ricevere mance funge da potente incentivo, motivando il personale a mantenere elevati standard di servizio e a prevenire l'autocompiacimento. Il recente e rapido declino nell'uso del contante, notevolmente accelerato dalla pandemia di COVID-19, ha inferto un "duro colpo" ai lavoratori dell'ospitalità in prima linea, inclusi gli addetti alle pulizie, che storicamente facevano molto affidamento su queste gratifiche in contanti come parte sostanziale del loro reddito. Questo cambiamento sottolinea l'urgente necessità di meccanismi alternativi per la gestione delle mance.



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    7 分
  • Ep. 67 Influencer Marketing
    2025/06/29

    L'influencer marketing, o marketing di influenza, rappresenta una forma di marketing in cui un brand collabora con individui che possiedono una significativa presenza e un seguito sui social media, noti come influencer, al fine di promuovere prodotti o servizi. L'obiettivo primario di questa strategia è generare un passaparola autentico e mirato, volto ad aumentare la consapevolezza del marchio. Questa pratica si estende ben oltre la semplice pubblicazione di contenuti promozionali; gli influencer, infatti, spesso partecipano attivamente alla definizione della strategia di marketing, offrono feedback preziosi e analizzano i risultati delle campagne in collaborazione con i brand.


    Nel contesto attuale, l'influencer marketing si è affermato come una strategia dinamica e in continua evoluzione, diventando uno strumento cruciale per il settore alberghiero. Permette agli hotel di raggiungere i viaggiatori moderni, distinguersi efficacemente dalla concorrenza, costruire un rapporto di fiducia con i potenziali ospiti e, in ultima analisi, incrementare le prenotazioni. I viaggiatori contemporanei non cercano più solo una stanza d'albergo; desiderano esperienze memorabili. Gli influencer eccellono nel raccontare queste storie, catturando l'atmosfera, la qualità del servizio e le unicità di una proprietà in un modo coinvolgente e profondamente relazionabile.




    L'adozione dell'influencer marketing nel settore alberghiero è motivata da diversi fattori chiave che ne sottolineano l'efficacia strategica.

    In primo luogo, questa metodologia consente un aumento significativo della visibilità e il raggiungimento di nuovi segmenti di mercato. Collaborando con gli influencer, gli hotel possono penetrare in nicchie di mercato precedentemente inaccessibili attraverso i canali tradizionali, rafforzando contemporaneamente la loro presenza online. La capacità degli influencer di amplificare il messaggio del brand e di creare una comunità attiva attorno al prodotto è un vantaggio inestimabile.


    In secondo luogo, l'influencer marketing è intrinsecamente legato ai concetti di autenticità e fiducia, elementi sempre più ricercati dai consumatori. Le nuove generazioni, in particolare la Gen Z e i Millennial, tendono a fidarsi maggiormente delle raccomandazioni degli influencer rispetto alla pubblicità tradizionale. Studi recenti rivelano che il 57% degli utenti di YouTube e il 54% degli utenti di Instagram ripone una forte fiducia nelle raccomandazioni degli influencer, una percentuale significativamente superiore rispetto alla pubblicità convenzionale. Questa preferenza si spiega con il fatto che gli influencer offrono esperienze di prima mano, spesso percepite come oneste e non filtrate, rendendo il contenuto più genuino e relazionabile.


    In terzo luogo, l'impatto degli influencer sulle decisioni d'acquisto è notevole. Le statistiche indicano che il 60% dei consumatori è stato influenzato da un influencer prima di effettuare un acquisto in un negozio fisico, e il 56% ha acquistato un prodotto dopo averlo visto utilizzato da un influencer. Nel contesto dei viaggi, il 75% dei viaggiatori dichiara di essere influenzato dai social media nella scelta delle proprie destinazioni. Questo evidenzia un cambiamento nel percorso decisionale del consumatore, dove la raccomandazione da una fonte percepita come affidabile assume un ruolo centrale.


    Infine, gli influencer sono maestri nella creazione di contenuti di qualità e nel favorire il coinvolgimento. Sono in grado di produrre materiale visivamente accattivante e stimolante , che può essere riutilizzato efficacemente dal brand. L'elevato tasso di coinvolgimento generato dagli influencer consente di superare le limitazioni imposte dagli algoritmi dei social media, che spesso penalizzano la portata organica dei brand. Questo si traduce in un'estensione immediata della visibilità del brand oltre la sua base di follower diretta.








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    7 分
  • Ep. 66 Displacement e la capacità di dire no
    2025/06/29

    L'industria alberghiera opera in un contesto dinamico, dove la massimizzazione dei ricavi e dell'occupazione è una priorità costante. In questo scenario, l'analisi di displacement emerge come uno strumento fondamentale per la gestione strategica delle prenotazioni. Il termine "displacement", che in inglese significa "sostituzione" o "spostamento", si riferisce a un'analisi approfondita volta a valutare il potenziale di guadagno di una specifica richiesta di prenotazione, come quella proveniente da un gruppo o un'agenzia, in relazione ai ricavi che tale richiesta potrebbe precludere da altri segmenti di mercato.


    Il concetto centrale è che le camere d'albergo rappresentano una risorsa limitata e deperibile: una volta che una camera viene venduta per un determinato periodo, l'opportunità di venderla ad altri per lo stesso periodo è persa. Pertanto, ogni decisione di accettare una prenotazione implica una valutazione attenta delle opportunità mancate. L'obiettivo primario dell'analisi di displacement è determinare quante delle camere attualmente in fase di vendita potrebbero essere vendute in futuro a prezzi più elevati ad altri segmenti di clientela, come ospiti individuali che prenotano tramite OTA (Online Travel Agencies) o clienti business.


    Questa analisi non si limita a un semplice confronto di prezzi, ma considera un quadro più ampio che include la propensione alla spesa extra dei diversi tipi di clienti (ad esempio, consumi al ristorante, bar, spa). Permette agli albergatori di prendere decisioni basate su dati concreti piuttosto che sull'istinto, garantendo che ogni prenotazione accettata contribuisca in modo ottimale alla redditività complessiva della struttura.




    Nel settore alberghiero, i termini "displacement" e "overbooking" sono spesso utilizzati in modo intercambiabile o confuso, ma rappresentano concetti distinti con implicazioni strategiche e operative molto diverse. Comprendere questa differenza è essenziale per una gestione efficace dei ricavi e per la reputazione dell'hotel.

    Il displacement è un'analisi proattiva e strategica. Si verifica quando un hotel, pur avendo camere disponibili, decide di rifiutare una prenotazione (spesso da un gruppo o un contratto a tariffa fissa) perché prevede di poter vendere quelle stesse camere a un prezzo più alto o a un segmento di clientela più redditizio in un secondo momento. L'azione di rifiuto è quindi intenzionale e basata su una valutazione economica per massimizzare il ricavo potenziale. L'obiettivo è ottimizzare il mix di clientela e le tariffe, evitando di "spostare" (displace) un ricavo superiore futuro a favore di un ricavo inferiore immediato.


    L'overbooking, d'altra parte, è la pratica di accettare più prenotazioni rispetto al numero effettivo di camere disponibili. Questa pratica può essere intenzionale o accidentale.


    • L'overbooking intenzionale (spesso chiamato "overselling") è una strategia pianificata per compensare le cancellazioni e i "no-show" (clienti che non si presentano) previsti, con l'obiettivo di raggiungere il 100% di occupazione e massimizzare i ricavi. Si basa su modelli predittivi e dati storici.


    • L'overbooking accidentale si verifica a causa di errori operativi, problemi tecnici (come la mancata sincronizzazione dei sistemi di prenotazione) o previsioni imprecise. In questi casi, l'hotel si trova in una situazione imprevista di sovra-capacità che può portare a problemi significativi.


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  • Ep. 65 I costi delle transazioni
    2025/06/28


    La gestione dei costi di elaborazione dei pagamenti rappresenta una componente critica per la redditività delle attività nel settore dell'ospitalità. Questo rapporto fornisce un'analisi dettagliata delle strutture tariffarie associate alle operazioni di pagamento tramite Booking.com, sia con carta virtuale che bonifico bancario, e le confronta con quelle offerte da gateway di pagamento diretti come Stripe, Nexi e Planet. L'obiettivo è delineare le differenziazioni di costo in base al tipo di carta (personale o business) e all'origine geografica della transazione (UE o extra-UE).

    Le principali osservazioni indicano che le Carte di Credito Virtuali (VCC) di Booking.com offrono una garanzia di pagamento, ma a un costo di transazione che varia tipicamente tra il 2% e il 3%. I bonifici bancari tramite Booking.com comportano un doppio onere: una commissione di Booking.com dell'1,5% più le commissioni bancarie della struttura ricettiva, che possono variare dall'1,1% al 3,1%. I gateway di pagamento diretti, come Stripe e Nexi, presentano strutture tariffarie più granulari, con costi significativamente maggiori per le carte commerciali e le transazioni internazionali (extra-UE). Nexi, in particolare, mostra una notevole variabilità basata sul circuito della carta e sull'origine geografica, con promozioni specifiche che possono mitigare alcuni costi. Planet, pur offrendo soluzioni globali, non fornisce dati espliciti sulle commissioni di transazione standard, ma evidenzia costi elevati per la conversione di valuta sui rimborsi.

    Per ottimizzare i costi, si raccomanda una scelta strategica dei metodi di pagamento, privilegiando le opzioni a minor costo quando possibile, una negoziazione proattiva con i fornitori di servizi di pagamento e un'attenta gestione delle transazioni internazionali e delle politiche di cancellazione.

    Il panorama dei pagamenti digitali è in continua evoluzione, e per le imprese del settore dell'ospitalità, la comprensione approfondita delle commissioni associate alle transazioni è fondamentale per il mantenimento della redditività. Spesso, questi costi, pur essendo una voce di spesa significativa, vengono sottovalutati o analizzati solo superficialmente. La complessità aumenta quando si opera tramite piattaforme di terze parti, come le Online Travel Agencies (OTA) del calibro di Booking.com, o quando si utilizzano diversi gateway di pagamento diretti.

    Una gestione efficace dei costi di elaborazione dei pagamenti richiede un'analisi granulare. Non è sufficiente conoscere una percentuale generica; è imperativo differenziare i costi in base al metodo di pagamento utilizzato (ad esempio, carta di credito virtuale, bonifico bancario), al tipo di carta (personale o business) e all'origine geografica della transazione (all'interno dell'Unione Europea o al di fuori). Questa analisi dettagliata consente alle aziende di individuare oneri nascosti, confrontare la convenienza delle diverse opzioni e, in ultima analisi, formulare una strategia finanziaria più informata e mirata all'ottimizzazione delle spese.



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